"L’uomo è capace di distruggere tutto quello che Dio ha fatto". È capace perfino "di distruggere la fraternità e da qui nascono guerre e divisioni". Papa Francesco nell’omelia della messa di Santa Marta condanna duramente quegli "imprenditori di morte" che vendono armi a Paesi in conflitto perchè la guerra possa continuare. C’è sempre, prosegue il Pontefice, una "voglia di autonomia:"Io faccio quello che voglio e se io ho voglia di questo, lo faccio! E se per questo voglio fare una guerra, la faccio!". Ma perchè siamo così? Perché abbiamo questa possibilità di distruzione, questo è il problema. Poi, nelle guerre, nel traffico delle armi... Ma, siamo imprenditori! Sì, di che? Di morte? E ci sono i Paesi che vendono le armi a questo, che è in guerra con questo, e le vendono anche a questo, perché così continui la guerra".
Prosegue, il Santo Padre, soffermandosi sul mondo dell'informazione: "Prendete un giornale, qualsiasi, di sinistra, di centro, di destra.. qualsiasi. E vedrete che - sottolinea il Pontefice - più del 90% delle notizie sono notizie di distruzione. Più del 90%. E questo lo vediamo tutti i giorni. Cosa succede nel cuore dell’uomo? - si domanda -. Gesù ci ricorda che dal cuore dell’uomo escono tutte le malvagità". Il nostro "cuore debole", ha proseguito, "è ferito".
Il Papa, come aveva anticipato ieri nella telefonata al patriarca delle Chiesa copta d’Egitto, Tawadros II, ha offerto la messa di oggi per "i
nostri fratelli copti sgozzati per il solo fatto di essere cristiani. Preghiamo per loro, che il Signore come martiri li accolga, per le loro famiglie, per il mio fratello Tawadros, che soffre tanto".
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