Dopo l'Angelus di domenica scorsa, il Papa torna a parlare del dramma dei cristiani in Medio Oriente: "Terra martoriata questa, dobbiamo pregare per questi fratelli che sono in guerra e per i cristiani perseguitati che vogliono cacciarli via da quelle terre, sono fratelli nostri". Le condizioni dei cristiani, infatti, sono peggiorate in questi ultimi anni. A partire dalla guerra in Iraq del 2003 e, poi, con le primavere arabe, i seguaci di Cristo vengono sempre più emarginati dalla società e, molto spesso, vengono anche costretti ad abbandonare i loro Paesi di origine.
Il Papa: "La vita cristiana è alla portata di tutti"
Durante la sua catechesi, Francesco ha anche spiegato che "ci chiede poco Gesù per darsi a noi, basta un cuore aperto". "Certo - ha aggiunto il Pontefice soffermandosi sul momento liturgico dell'offertorio - è poca cosa la nostra offerta, ma Cristo ha bisogno di questo poco, come avvenne nella moltiplicazione dei pani, per trasformarlo nel Dono eucaristico che tutti alimenta e affratella nel suo Corpo che è la Chiesa".
A tal proposito, il Papa ha evocato come "immagine di questo movimento oblativo di preghiera" l'incenso che in chiesa "consumato nel fuoco, libera un fumo profumato che sale verso l'alto: incensare le offerte, la croce, l'altare, il sacerdote e il popolo sacerdotale manifesta visibilmente - ha osservato - il vincolo che unisce tutte queste realtà al sacrificio di Cristo".
"Nel pane e nel vino - ha spiegato il Santo Padre - gli presentiamo l'offerta della nostra vita, affinchè sia trasformata dallo Spirito Santo nel sacrificio di Cristo e diventi con Lui una sola offerta spirituale gradita al Padre. Mentre si conclude così la preparazione dei doni, ci si dispone alla Preghiera eucaristica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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