Papa Francesco, nel corso del pomeriggio di ieri, si è recato da Benedetto XVI per il tradizionale scambio d'auguri in vista delle festività natalizie. Il Santo Padre, da quando è stato eletto in Conclave, usa spesso fare visita a Joseph Ratzinger presso il monastero Mater Ecclesiae, dove l'emerito ha scelto di risiedere in seguito alla sua rinuncia.
I "papi", come vengono chiamati, hanno avuto modo di parlare della situazione della Chiesa cattolica all'inizio del pontificato dell'argentino. Da allora, molte interpretazioni sono state date riguardo al rapporto tra i due. Il teologo tedesco ha sempre dimostrato di non voler partecipare a quelle operazioni strumentali che vorrebbero utilizzare la sua figura, contrapponendola alla pastorale di Bergoglio.
Il "mite professore" di Tubinga, durante l'anno che sta per terminare, è intervenuto meno del solito. L'ultima vicenda in cui è stato possibile ascoltare il pensiero di Benedetto è legata a un chiarimento che l'emerito ha voluto fornire. Papa Francesco, dal canto suo, ha da poco rispolverato mons. Charles Scicluna nella lotta contro la pedofilia. Ratzinger aveva fatto dell'arcivescovo maltese una sorta di plenipotenziario per la cosiddetta linea della "tolleranza zero". Una scelta, quella operata dall'ex arcivescovo di Buenos Aires, che è stata interpretata in continuità con l'operato del predecessore.
Il 2018 si lascia alle spalle pure la polemica relativa alla cosiddetta "lettera
tagliata". Ratzinger, in quella circostanza, si era detto stupito per la presenza di alcuni teologi a lui contrari all'interno di una collana finalizzata a esplorare il pensiero teologico del papa sudamericano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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