In Austria la paranoia fa novanta. Bandite le targhe con la sigla "Isis"

Aboliti anche riferimenti più o meno chiari all'estremismo di destra. Il ministero: "La legge era vecchia e andava aggiornata"

In Austria la paranoia fa novanta. Bandite le targhe con la sigla "Isis"

Sai mai che qualcuno, dovendo scegliere come personalizzare la targa della propria autovettura, non decidesse di mettersi a esaltare il terrorismo dei jihadisti del sedicente Stato islamico. Meglio cautelarsi, devono avere pensato in Austria, dove a una serie di sigle che è vietato avere sulla propria macchina se n'è aggiunte alcune che richiamano direttamente il nome del gruppo radicale.

Se dunque combinazioni come HJ e NS, che richiamano il nazionalsocialismo e la gioventù hitleriana sono già bandite da lungo tempo, da oggi sono altri trenta i codici, più o meno criptici che non sarà più concesso avere sotto i fari della propria vettura. C'è l'88 che rappresenta il saluto a Hitler. E ci sono anche IS e ISIS, due delle sigle con è noto il gruppo guidato dal sedicente Califfo al-Baghdadi.

"Abbiamo dovuto cambiare la legge", ha commentato un portavoce del ministero dei Trasporti austriaco, perché i gruppi dell'estrema destra avevano iniziato a utilizzare sigle meno convenzionali e dunque la norma precedente non era più sufficiente. Ma anche perché sulla scena si sono presentati nuovi attori, come appunto la sigla jihadista attiva tra Siria e Iraq, che non poteva certo essere messa al bando negli anni Novanta, quando persino al-Qaida era ancora un embrione e la sua ex derivazione irachena di là da venire.

Sulle nuove

targhe, per caso o per scelta, non sarà più possibile avere sigle in qualche modo legate al sedicente Stato islamico, ma neppure numeri come 1919, a indicare le SS o 420, che ricorda il giorna di nascita di Adolf Hitler.

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