"Se mio figlio è morto, è perché così ha voluto Dio. Io ho seguito la Bibbia, non è colpa mia". Parla così il ghanese padre del neonato morto all'Ospedale Sant'Orsola di Bologna per colpa di una circoncisione praticata in una casa di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia.
Il piccolo di cinque mesi sarebbe finito tra le mani di una specie di "santone" molto noto all'interno della comunità africana locale, solito a eseguire questo tipo di interventi. E mentre la Procura ha disposto l'autopsia, è partita la caccia a questa persona residente a Modena, che sarebbe peraltro responsabile della morte di un altro neonato a novembre, sempre nel reggiano.
Il papà dell'infante deceduto, intervistato dal Resto del Carlino ha rilasciato dichiarazioni choc: "È una vicenda privata, perché dovrei pagare le conseguenze?". E poi ha spiegato la cosa, quasi senza rendersi conto della gravità del tutto e del lutto del figlioletto: "Come ho fatto con gli altri due figli più grandi. Una delle due circoncisioni l'avevo praticata in Ghana, l’altra in casa a Scandiano. Se mio figlio è morto, è perché Dio l’ha chiamato. La colpa non è mia: ho semplicemente fatto quello che lui, attraverso la Bibbia, mi chiede per essere un buon cristiano. Nel secondo libro della Bibbia, l'Esodo, il quarto capitolo, versetto 26, parla chiaro: bisogna circoncidere i figli. La cultura ebraica ce lo impone.
Dio stesso ce lo impone".E infine, conclude così: "Se qualcuno crede che io l'abbia ammazzato si sbaglia. La domanda in questo caso è da porre a Dio: l'ho visto in sogno e mi ha chiesto di farlo".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.