I problemi delle primarie del Pd li risolvono i monaci buddisti. Non è uno scherzo. A Santa Luce, piccolo paesino in privincia di Pisa, c'è il più grande istituto buddista tibetano d'Europa. Qui, i 23 residenti di fede buddista hanno deciso di giocare la loro partita per le primarie. Come racconta ilTirreno, i residenti si sono iscritti al Pd e con questa mossa hanno di fatto cambiato le sorti dei dem nel piccolo centro toscano candidando una donna per la poltrona di sindaco. Le 23 tessere, di fatto, hanno azzerato il vecchio direttivo del partito che aveva espresso parere sfavorevole alle primarie e hanno fissato la data per il voto al 3 aprile.
La candidata è Giamila Carli che di fatto ora è in corsa per il voto delle amministrative del prossimo giugno. Ma la storia non finisce qui. A quanto pare la Carli potrebbe restare l'unica candidata e quindi correre per la poltrona di sinadaco senza dover passare dalle primarie. Insomma questa volta a risolvere le beghe democratiche con risse e sopsetti, tipici delle primarie, c'hanno pensato i buddisti.
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