Pena dimezzata per i pusher che hanno drogato Pamela

Pena ridotta a 4 anni e sei mesi per Awelina che diede l'ultima dose alla ragazza. Stessa pena per il suo amico Desmond

Pena dimezzata per i pusher che hanno drogato Pamela

Pene ridotte per i due nigeriani coinvolti nell'indagine sulla morte di Pamela Mastropietro. Si tratta di Lucky Awelima e Desmond Lucky. I due in un primo momento erano stati indagati per l'omicidio della giovane poi fatta a pezzi. Successivamente a loro carico sono rimaste le accuse di spaccio di droga. E proprio nel procedimento che in primo grado aveva avuto un esito ben più severo per i due nigeriani, adesso si registra un'inversione in secondo grado. Di fatto nella prima sentenza i due erano stati condannati rispettivamente a 8 anni e 6 anni. In secondo grado le pene per entrambi sono state fissate a 4 anni e sei mesi.

Con questa sentenza la corte d'Appello ha sostanzialmente accolto la richiesta dei legali dei due nigeriani riconoscendo loro le attenunati perché incensurati. Circostanza questa che però non si è verificata nella sentenza di primo grado. In questo quadro però va sottolineato un aspetto non da poco: Awelima infatti avrebbe procurato e poi cedutor la dose di eroina che la stessa Pamela ha poi assunto nell'appartamento di via Spalato. Insomma il pusher che avrebbe procurato la droga alla vittima dunque ha ottenuto uno sconto di pena.

L'appartamento di via Spalato è poi diventato un vero e proprio teatro degli orrori dove la povera Pamela ha trovato la morte. Il suo corpo, con inaudita violenza, è stato fatto a pezzi per poi essere abbandonato con due valigie. Prosegue intanto il processo per omicidio che vede come principale imputato Innocent Oseghale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica