Pene severe e obbligo di lavoro in carcere: ecco il piano contro gli spacciatori

Salvini presenta il disegno di legge contro gli spacciatori. E accusa: "Un tossico ha ucciso una coppia. E sto stronzo era a spasso"

Pene severe e obbligo di lavoro in carcere: ecco il piano contro gli spacciatori

Pene doppie per chi spaccia e basta alla "modica quantità". È il giro di vite contro la droga proposto dalla Lega e presentato oggi alla Camera da Matteo Salvini.

"Siamo qui per presentare un disegno di legge che la cronaca ci dice essere urgente", ha spiegato il vicepremier, "Faccio riferimento a quel tossico che ha incrociato un babbo e una mamma uccidendoli. Era coinvolto nel sequestro di 225 chili di droga e sto stronzo era a spasso. Non è possibile, mi domando che cosa devi fare in Italia per rimanere in galera dopo aver commesso reati legati alla droga".

Per questo la Lega ha deciso di presentare un ddl che raddoppia le pene per chi spaccia. "È urgente combattere lo spaccio di droga, spero che il Parlamento ne prenda coscienza. Il Parlamento è sovrano", ha detto Salvini, "Non esiste modica quantità. Ti becco a spacciare, vai in galera. Bisogna stroncare lo spaccio. Questa proposta di legge assicura che gli spacciatori siano in galera. Le pene detentive passano da un minimo di tre ad un massimo di 6 anni e multe da minimo cinquemila, massimo trentamila euro. Si prevede il sequestro dell'autoveicolo e il sequestro della patente. I venditori di morte devono scomparire dalla faccia della terra. Non c'è un intento punitivo nei confronti di chi consuma, voglio togliere dalle strade chi campa spacciando droga".

Nel piano di Salvini c'è anche l'ipotesi di introdurre del lavoro obbligatorio per

chi sta in carcere. "Stiamo lavorando anche su questo", ha assicurato, sottolineando che sulla riforma della legittima difesa, invece, "'l'accordo è chiuso": "Entro marzo sarà legge", ha detto, "Domani arriva alla Camera".

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