Perché il Csm non può punire il pm anti Ong

Perché il Csm non può punire il pm anti Ong

Perché il procuratore Zuccaro non ha commesso nessun illecito né disciplinare, né deontologico? Ho consultato, come peraltro può fare ogni comune cittadino perché pubblico, il resoconto dell'audizione del procuratore Zuccaro avanti il Comitato Schengen, risalente addirittura al 22 marzo scorso.

In quella occasione il dottor Zuccaro ha svolto, su richiesta della presidente, una relazione nell'ambito di un'indagine conoscitiva sul fenomeno migratorio. La stessa presidente Ravetto ha chiesto al dottor Zuccaro di parlare del ruolo delle Ong. Proprio rispondendo alle domande dei parlamentari il procuratore della Repubblica di Catania ha parlato, ad esempio, della Ong Moas dei coniugi Catrambone e del possibili rapporti tra alcune Ong e gli organizzatori del traffico di migranti senza destare in quella occasione alcuno scandalo.

Lo scandalo è sorto invece quando i medesimi concetti sono stati esposti nella trasmissione televisiva Agorà.

È del tutto evidente che le opinioni del dottor Zuccaro avevano anche carattere latamente politico, ma questo è ovvio accada quando un magistrato viene ascoltato da un comitato parlamentare. Potrà quindi un magistrato essere censurato dal suo organo di autogoverno per il solo fatto che i suoi argomenti hanno trovato, a distanza di qualche settimana, risalto mediatico? Che, come dice taluno, sono stati strumentalizzati da alcune parti politiche?

Personalmente sono convinto di no. Il ministro della Giustizia ha già escluso di potere avviare un'azione disciplinare. Rimane il trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale.

Sarebbe tuttavia davvero surreale che il Csm, dopo avere archiviato nel tempo casi clamorosi di intromissioni di magistrati nella vita politica, di inchieste sballate che hanno segnato le esistenze di comuni cittadini, finisse col punire il dottor Zuccaro solo perché ha formulato delle tesi «eretiche» sul ruolo delle Ong nel fenomeno migratorio.

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