Perché Renzi non può sostituire la destra

Perché Renzi non può sostituire la destra

Sul Corriere della Sera di ieri, Ernesto Galli della Loggia, uno dei pontefici del pensiero politico, ha scritto un editoriale nel quale sostiene che Matteo Renzi cambiando l'identità della sinistra ha dimostrato l'inutilità della destra italiana «incerta e senza visione». La premessa del suo ragionamento è che le cose che Renzi ha fatto, e quelle che farebbe se gliele lasciassero fare, appartengono più alla cultura economica e politica della destra che non alla tradizione della sinistra. Io non credo che il problema sia che cosa ha in testa Renzi (personalmente credo sia solo un ragazzo sveglio, spregiudicato e ambizioso che per il potere farebbe anche patti col diavolo durante la messa).

La domanda è: Renzi ha veramente rivoluzionato la sinistra italiana al punto da farne una forza riformatrice maggioritaria tale da rendere marginale il pensiero di destra? La risposta non può che essere: no. La prova è che non uno dei provvedimenti approvati dal Parlamento - dalla riforma costituzionale a quella elettorale, da quella del lavoro a quella fiscale sulla casa - sarebbe mai passato, senza il voto massiccio di senatori e deputati di destra, in servizio effettivo, transfughi o traditori. Così come Renzi non potrebbe neppure immaginare di trasformare in realtà i sogni e le promesse che smercia con grande leggerezza senza ripetere lo stesso schema.

Insomma, caro Galli della Loggia, apri gli occhi. Sono Alfano, Verdini, Bondi e Cicchitto che hanno permesso a Renzi di fare due cose apparentemente «non di sinistra» ma neppure «pienamente di destra» dato che i compromessi sono sempre al ribasso e gli accordi sono stati di potere, direi di tornaconto personale, invece che di programma. L'unico atto autonomo della maggioranza di Renzi è stata la famigerata e fallimentare mancia degli 80 euro, roba da socialismo reale. Il gaglioffo ha riabilitato, a puro scopo elettorale referendario, pure il ponte di Messina di berlusconiana memoria. Il ministro Delrio ha subito messo i puntini sulle «i»: quello di Berlusconi era di cemento - ha detto - il nostro sarà di talento. Scusi, Galli della Loggia, lei ha mai sentito una stronzata simile? Sarebbe questa la sinistra che secondo lei ha reso inutile la destra?

Gli intellettuali sono come i cortigiani, sempre in soccorso del

principe di turno. Bastava dire: cara destra italiana, sveglia: quando la pianti di fare la ruota di scorta della sinistra, in cambio di briciole, e la stampella della banda Etruria cara a Matteo Renzi? Avremmo applaudito.

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