Cronache

"Un pezzo di legno e giù botte". Cancellati i concerti di Bello Figo

Esplode il caso Bello Figo. Il rapper ganese provoca su YouTube: "Sono nero, non pago l'affitto". Piovono minacce e i concerti saltano

"Un pezzo di legno e giù botte". Cancellati i concerti di Bello Figo

I migranti vengono accolti, ospitati in centri di accoglienza, hotel e strutture ad hoc, sfamati e vestiti. E Paul Yeboah, il rapper ganese ventunenne famosissimo su YouTube per i video da milioni di visualizzazioni, prende pure in giro: "No pago afito, io no pago afito". Una provocazione, quella del ventunenne conosciuto ai più con lo pseudonimo di "Bello Figo", che fa infuriare i più. Durante una violentissima lite su Rete4 (guarda qui), Alessandra Mussolini gli ha gridato dietro: "Tu purtroppo stai qui e gli italiani in strada". "Lo manderei a raccogliere il cotone - ha sbottato nei giorni scorsi Matteo Salvini - e anche i pomodori, le arachidi e le banane".

Bello Figo non abbassa i toni. Anzi, rincara la dose. "Vogliamo le donne bianche, il Wi-Fi e anche lo stipendio…", canta. E ancora: "Io dormo in un albergo a 4 stelle perché sono nero… Non mi sporco le mani perché sono negro". Sfotte, e fa visulizzazioni. Provoca, e fa soldi. Perché la sua, su YouTube, è una vera e propria macchina da guerra. Oltre 170mila mi piace sulla sua pagina facebook, 69mila follower su Instagram e 185mila iscritti sul canale YouTube. Ha perfino creato un sito di shopping online dove si possono acquistare felpe, t-shirt e canotte stampate con la sua faccia alla modica cifra di 20euro. E, poi, ci sono i concerti. Che, però, ultimamente non riesce più a fare perché vengono costantemente cancellati per questioni di ordine pubblico. L'ultimo, in ordine temporale, è quello di ieri sera al "Land of Freedom" di Legnano.

Come racconta il Corriere della Sera, Bello Figo è stato più e più volte minacciato. "Un pezzo di legno e giù botte, torna in Africa negro", gli scrivono sui social. E ancora: "Se vieni qui un giretto al pronto soccorso te lo farai perché ti riempiremo di bastonate a volontà". Nelle ultime settimane sono saltati ben tre concerti. A Brescia, prima della Vigilia, i gestori della "Latteria Molloy" hanno raccolto tante di quelle telefonate minatorie che hanno deciso di dare il ben servito al rapper ganese. Lo stesso è successo, giorni fa, nel Mantovano. "Incendieremo il palazzetto con la gente dentro", avevano promesso alcuni. Bello Figo, però, va dritto per la sua strada.

E non smette di provocare chi lo attacca.

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