Cronache

Piacenza, marocchino ubriaco fermato da polstrada aggredisce agenti

La polizia stradale aveva fermato l’uomo per un controllo: risultato positivo all’alcol test, il marocchino ha dato in escandescenze aggredendo gli agenti anche una volta dentro gli uffici della questura. Necessario intervento della croce rossa per sedarlo

Piacenza, marocchino ubriaco fermato da polstrada aggredisce agenti

È finito in manette lo straniero che ieri notte ha aggredito alcuni agenti della polstrada di Piacenza, intervenuti per un controllo quando lo hanno visto sfrecciare in via Casseri a bordo della sua auto.

Si tratta di un marocchino di 20 anni, che intorno alle 23 è stato fermato dai poliziotti nelle vicinanza del New Zanzibar, un bar della zona. Riluttante, l’africano è sceso dalla sua vettura, una Fiat Punto che al momento dell’alt imposto dagli agenti stava guidando in evidente stato di ebbrezza.

Il 20enne è stato sottoposto all’alcol test e forse proprio per questa ragione il suo nervosismo non avrebbe fatto altro che aumentare. Reso ancora più violento dai fumi dell’alcol, l’africano si sarebbe rivoltato contro i poliziotti e li avrebbe aggrediti. Questi ultimi sono riusciti a bloccarlo non senza qualche difficoltà, richiedendo inoltre l’intervento di una seconda pattuglia.

Caricato sulla volante, il marocchino non ha cessato di dimenarsi e di inveire contro gli agenti. In un raptus di rabbia, avrebbe addirittura preso a testate uno dei vetri della vettura.

Neppure una volta arrivato negli uffici della questura di via Malta si sarebbe placato, continuando a mostrare comportamenti violenti ed autolesionistici. Durante uno dei numerosi attacchi rivolti contro gli agenti di polizia, uno di questi sarebbe rimasto ferito ad una mano.

Per calmare il 20enne e soccorrere il poliziotto è stato necessario richiedere l’intervento della Croce Rossa, che ha inviato un’ambulanza. L’agente ferito è stato trasportato in ospedale, dove ha ricevuto le dovute cure.

Per il marrocchino, invece, è scattato l’arresto, motivato dalle accuse di resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.

Commenti