Politici, manager, giornalisti. Tutti spiati dagli americani

Non è che sapere quei faldoni e quei file in un ufficio giudiziario mi lasci più tranquillo, in quanto alla loro pericolosità o uso distorto, di quando erano in esclusivo possesso dei fratelli Occhionero

Politici, manager, giornalisti. Tutti spiati dagli americani

Si allarga lo scandalo dello Stato spiato da due bizzarri e intraprendenti signori romani, Giulio Occhionero e la sorella Francesca Maria. Sono oltre ottantamila i computer e i telefonini personali messi nel mirino, e più di mille le intrusioni accertate. Oltre a politici - compreso come noto il premier Matteo Renzi - ci sono, si è saputo ieri, importanti imprenditori e direttori di giornale. Il capo del dipartimento della polizia postale è stato rimosso, di fatto licenziato: indagava da mesi su quella strana coppia ma non ha mai - mistero nel mistero - avvisato i suoi superiori. Un collega ieri in riunione di redazione ha usato un'efficace metafora per questo intrigo all'italiana fai-da-te nel quale i due presunti spioni non solo negano tutto ma fanno quelli che cadono dalle nuvole: sembra la trama di un film di 007 con Lino Banfi al posto di James Bond.

Le prime supposizioni non portano però ai servizi segreti di Sua maestà la regina ma alla Cia americana, o almeno da quelle parti. Vedremo, ma il rischio ora è un altro. Fino a che le informazioni carpite e i segreti personali acquisiti erano solo nella disponibilità degli spioni diciamo che la riservatezza nei confronti dell'opinione pubblica era paradossalmente garantita. Ora che tutto questo materiale è stato acquisito dall'autorità giudiziaria italiana, segretezza addio. Tra gli obblighi di legge (mettere a disposizione gli atti agli avvocati difensori) e le fughe di notizie riservate, guidate dalle solite manine misteriose, tutto o quasi diventerà pubblico, come insegna la recente storia delle inchieste condotte dalle nostre procure. E allora vedremo chi sarà messo alla gogna e chi salvato, quali segreti verranno usati nella lotta politica e a favore di chi.

Insomma, non è che sapere quei faldoni e quei file in un ufficio giudiziario mi lasci più

tranquillo, in quanto alla loro pericolosità o uso distorto, di quando erano in esclusivo possesso dei fratelli Occhionero. Forse il mio è solo uno stupido pregiudizio ma, come si dice, a pensare male di solito ci si azzecca.

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