Induceva i ragazzi degli scout a masturbarsi, a lasciarsi misurare i genitali e a consegnargli il loro liquido seminale. A raccontare tutto in questura a Potenza un prete a conoscenza dei fatti. A riferirglieli alcuni genitori i cui figli frequentavano il gruppo scout. A darne notizia La Gazzetta del Mezzogiorno.
Lui, Alfredo Vinciguerra un uomo di 34 anni.
Dalle indagini, partite dopo la denuncia del parroco, è subito emerso che molti ragazzi lasciavano senza motivo il gruppo raccontando il perché agli agenti successivamente. Stando alle indagini, il capo scout avrebbe parlato di difficoltà nel raggiungere l'erezione di un ragazzo del gruppo (che pare fosse invece all'oscuro di tutto e sano) e del percorso del capo scout con un medico per aiutarlo. Pertanto gli altri ragazzi avrebbero dovuto aiutarlo.
Una storia che ha dell'incredibile. E che è finita con un patteggiamento. Ora Vinciguerra, ormai ex capo scout, deve scontare una pena di venti mesi.
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