Cronache

Quella prefazione della Fedeli al nuovo libro di papa Francesco

Valeria Fedeli votò convintamente a favore delle nozze gay. Ma ora fa la prefazione al libro del papa. Sconcerto tra i tradizionalisti della Chiesa

Quella prefazione della Fedeli al nuovo libro di papa Francesco

Autore: papa Franesco. Prefazione: Valeria Fedeli, ministro dell'Istruzione. Sta facendo discutere e non poco il nuovo libro di Jorge Maria Bergoglio, pamphlet che non parla di dogmi o ambiente, ma di giovani.

In molti tra i cattolici hanno infatti storto il naso alla notizia che a scrivere la prefazione al libro del Pontefice possa essere una ministra vicina a Monica Cirinnà, firmataria della legge sulle unioni gay, e che si commosse dopo aver letto la sua dichiarazione in Aula sulle nozze omosessuali.

Non solo. I cattolici, sopratutto quelli poco amanti delle svolte di Bergoglio, considerano la Fedeli una ministra "gender". La pagina Facebook di "Manif pour tous - generazione famiglia" quando la ministra venne nominata lanciò "l'allarme rosso": "La nomina della Senatrice Pd Valeria Fedeli al Ministero dell'Istruzione è, per le famiglie dei Family Day, quanto di peggio si potesse anche solo lontanamente immaginare - scrivevano le associazioni schierate in difesa della famiglia naturale - Anche se questo dovrebbe essere solo un "Governo di transizione", è proprio in questi contesti di scarsa se non nulla legittimazione democratica del potere politico che vengono commessi i soprusi peggiori."

Inolte qualche dubbio, come fa notare La Verità, sorge pure in merito alla casa editrice che edita il libretto. Si tratta della Marcianum press nata su iniziativa del cardinale Angelo Scola a Venezia. Oggi quella casa editrice è "nelle mani" del vescovo Francesco Moraglia, portato nella città dei canali da Benedetto XVI e da sempre vicino alle posizioni tradizionaliste del cardinale Carlo Caffarra, del predecessoreGiacomo Biffi e - appunto - di Joseph Ratzinger.

E come mai un vescovo "tradizionalista" dovrebbe pubblicare la prefazione di un "ministro del gender" (come dicono alcuni)? "Secondo i resoconti di molti - scrive La Verità - il patriarca si starebbe smarcando dal suo passato" per ottenere la porpora da cardinale che fino ad ora non ha mai ricevuto, nonostante Venezia sia sede cardinalizia "Fa di tutto per far dimenticare a chi debba la sua nomina, per presentarsi come un accanito bergogliano - continua il quotidiano di Belpietro - A costo di scatenare, in chi lo conosce, una domanda: possibile che faccia tutto ciò per ricevere la porpora? La notazione non è peregrina, anche perché al libretto citato, uscito nelle librerie il 28 settembre, si possono aggiungere i numerosi interventi di Moraglia pro immigrazione (tutti databili dall’epoca di Bergoglio)".

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