Coronavirus

Pregliasco: "Coronavirus? Picco contagiati non sarà unico in Italia"

Il virologo pensa che non ci sarà un picco unico di infetti da Covid-19, ma che ve ne saranno diversi a seconda dei territori

Pregliasco: "Coronavirus? Picco contagiati non sarà unico in Italia"

"Il picco del coronavirus non sarà unico per tutta l’Italia". È questa la previsione di Fabrizio Pregliasco, attuale direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano. Il noto virologo, ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, ha spiegato quello che è il suo punto di vista: "Non ci sarà un unico picco, per una semplice ragione: perché il picco italiano è la sommatoria dei picchi di province e comuni, e il contributo importante alla casistica viene dalla Lombardia".

L’esperto, chiacchierando con i conduttori Jean Paul Bellotto, Massimo Giannini e Oscar Giannino, ha aggiunto: "I dati ci dicono che, raggiunto un blocco, che supera il tempo di incubazione massimo del virus, deve darci un'evidenza di risultati. Speriamo che tutto questo ci sia". Dunque, ha poi continuato dicendo che probabilmente i numeri reali della pandemia - per l'esattezza quelli relativi ai contagi totali - sono più alti di quelli attualmente registrati: "Sappiamo che i casi notificati, come sempre in tutte le epidemie, sono sottostimati: nella bergamasca, nel bresciano, a Milano, c'è l'oggettiva percezione che i casi siano di più…".

Nel prosieguo del suo discorso, Pregliasco cerca comunque di infondere ottimismo e fiducia: "Credo che comunque questo rallentamento nella velocità del numeri di nuovi casi sia il segno dell'azione positiva delle misure di distanziamento sociale, e questo ci deve rinforzare nella voglia di continuare, perché i risultati, lo sapevamo, arriveranno nel prossimo weekend e nei primi giorni della prossima settimana. Non dobbiamo mollare".

Quindi, l'esperto invoca una maggiore concertazione a livello continentale e mondiale per affrontare l'incubo coronavirus: "A livello della ricerca scientifica c'è un interscambio importante di conoscenze a livello internazionale, tutti noi possiamo accedere a grandi masse di dati scientifici. Su un aspetto di scelte strategiche, per esempio a livello europeo, manca qualcosa che sarebbe utile perchè questo coronavirus non vede i confini. Sarebbe fondamentale un'azione coordinata".

Infine, Pregliasco chiude con un parere "neutro" su come la politica italiana abbia gestito il tutto:"Per quanto riguarda noi, si sta facendo il possibile, sarà difficile dire se si poteva fare di meglio. Siamo stati travolti da un'onda. Sicuramente sarebbe stato meglio anticipare ogni azione di chiusura, ma i politici in queste situazioni si trovano sulla graticola, e sbagliando qualunque sia la loro scelta...

".

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