La violenza di anarchici e No Tav: Draghi "decapitato" in piazza

Una rappresentazione macabra per protesta contro il Recovery fund è andata in scena a Torino: l'estrema sinistra ha "decapitato" il fantoccio di Draghi

La violenza di anarchici e No Tav: Draghi "decapitato" in piazza

Mentre le Sardine vorrebbero vietare le manifestazioni delle espressioni politiche opposte alle loro, a Torino le forze dell'ordine si scontravano con centri sociali, No Tav e anarchici del Fai. Nel capoluogo sabaudo oggi erano previste diverse manifestazioni, tra le quali quella maggiormente rilevante è stata organizzata dai sindacati nella sala Carpanini del Comune di Torino. Parallelamente, nella famigerata piazza Castello, si sono incontrati altri manifestanti che hanno dato vita a disordini e non solo. A un certo punto è spuntato anche un fantoccio raffigurante Mario Draghi con la testa nella ghigliottina, una rappresentazione macabra che ora imbarazza la sinistra.

Il corteo composto soprattutto da gruppi riconducibili alla sinistra è partito da piazza Vittoria ed è arrivato in piazza Castello, dove ha incontrato altri manifestanti dando vita a scontri e disordini con le forze di polizia radunate e schierate per mantenere l'ordine. Ma a far rabbrividire è soprattutto la rappresentazione di Mario Draghi, che infatti ha urtato la sensibilità di molte persone. È stata definita irrispettosa ma, soprattutto, in pochi hanno capito il senso di questa macabra protesta che ha indirettamente coinvolto il presidente del Consiglio.

Al momento, infatti, Mario Draghi è considerato l'uomo di maggior autorevolezza da tutte le parti politiche, anche da quelle all'opposizione. All'estero, Mario Draghi è una personalità con un peso importante stimata e apprezzata. Pertanto qual è stato il significato di questa messa in scena? Quello di Mario Draghi non era l'unico fantoccio decapitato, perchè in piazza Castello sono comparsi anche quelli di Enrico Letta e di Maurizio Landini. Il Corriere della sera riporta che gli organizzatori del macabro siparietto hanno deciso per questa protesta così fortemente simbolica perché "i soldi del così tanto decantato Recovery Fund si dimostrino poche briciole e uno specchietto per allodole: debiti contratti a lungo termine con l’Unione europea e finanziamenti per le imprese". Nel volantino di spiegazione al gesto, il gruppo giovanile Cambiare rotta spiega ancora: "Draghi, non sei dalla nostra parte, il Recovery Fund è un’ipoteca sul nostro futuro!".

C'è rabbia nelle parole della parlamentare di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli per quanto accaduto: "I fatti di piazza Castello sono inammissibili e la nostra città che non può accettare minacce o ricatti. Il sedicente movimento No tav ha superato il limite e lo Stato deve intervenire al più presto per dire sì alla tav e finire con la stagione dei tentennamenti che alimenta i facinorosi. Solidarietà alle forze dell'ordine ancora una volta colpite".

I gruppi di estrema sinistra fautori del teatrino hanno imbarazzato al tal punto il Partito democratico è immediatamente intervenuto per dissociarsi da quanto accaduto a Torino, esprimendo solidarietà a Mario Draghi, Enrico Letta e Maurizio Landini. "Uno stanco e ripetitivo cliché ha visto, a Torino, i soliti ritardatari della storia attaccare le forze dell’ordine, prendendosela ovviamente col sindacato e i riformisti.

Solidarietà alle forze dell’ordine, al premier Draghi e ai segretari Enrico Letta e Maurizio Landini", ha affermato il responsabile delle politiche per la sicurezza della segreteria nazionale del Pd, il deputato piemontese Enrico Borghi.

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