Principio di incendio nella Reggia di Caserta, forse un corto circuito

Paura questa mattina alla Reggia di Caserta per un principio di incendio tra biglietteria e guardaroba. Tra le cause, possibile il corto circuito di un pc

Principio di incendio nella Reggia di Caserta, forse un corto circuito

Momenti di paura questa mattina alla Reggia di Caserta quando un principio di incendio ha interessato alcuni locali adiacenti alla biglietteria utilizzati come guardaroba e deposito bagagli per i visitatori.

Piccole lingue di fuoco ed un pò di fumo hanno fatto scattare l'allarme con l'allontanamento di visitatori e personale e l'intervento dei vigili del fuoco. Secondo i primi accertamenti, potrebbe essersi trattato di un incidente generato da un corto circuito in un computer. I carabinieri stanno comunque ascoltando i presenti per ricostruire l'accaduto, in attesa della relazione dei pompieri. "Si è trattato di un principio di incendio immediatamente domato - ha dichiarato il Direttore del sito monumentale, Tiziana Maffei - non è stato necessario evacuare il museo e il palazzo. Ringrazio il personale per la prontezza di intervento e la professionalità dimostrata, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine".
In questi momenti si sta provvedendo a verificare se l'episodio rischia di ripetersi ponendo sotto osservazione soprattutto l'impianto elettrico.

Non si registrano persone intossicate a causa del fumo e, da quanto si apprende, il locale interessato dall'incendio non ha subìto danni ma è rimasto circoscritto e non si è propagato altrove. Stanno bene, quindi, le numerose scolaresche che in questo giorno feriale, accompagnati dai docenti, erano venuti ad ammirare le bellezze della Reggia. Fortunatamente, anche le stanze e le sale non hanno avuto problematiche legate al fuoco. Il più grande timore era, infatti, che la struttura o qualche preziosissimo manufatto del palazzo reale potesse venire intaccato.

Di tutt'altra natura, invece, quanto accaduto un paio di mesi fa nello scorso mese di ottobre quando un uomo, eludendo ogni controllo, era entrato nei giardini del palazzo borbonico "tuffandosi" nella vasca della monumentale fontana di Venere e Adone. Attraversato i cancelli della Reggia a bordo di un’auto, una volta giunto nei pressi della fontana monumentale del Parco, si era spogliato e immerso nelle acque gelide. Tutto, poi, è stato pubblicato tra le stories del suo profilo di Instagram. Come riportato da Il Mattino, il suo gesto sarebbe stato motivato dalla volontà di dimostrare che il parco vanvitelliano e il sito della Reggia, visitato ogni giorno da centinaia di turisti, non fosse abbastanza sicuro.

Il protagonista, un 37enne casertano, Paolo Sforza, non è nuovo a questo tipo di imprese: già

nel luglio scorso era assurto agli onori delle cronache perché, vestito da senatore dell’Antica Roma, si era bagnato alla fontana di Trevi per protestare a favore dei commercianti campani vittime della malavita organizzata.

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