Carlo Nordio non è nuovo a prese di posizioni nette, divisive.
Il procuratore aggiunto di Venezia aveva già spaccato l'opinione pubblica a novembre proponendo il divieto del velo islamico: ora torna ad intervenire sulle questioni di attualità chiedendo un referendum su quella che chiama "accoglienza indiscriminata". Una consultazione popolare per chiedere direttamente agli italiani se e come permettere che l'Europa diventi "diversa da quella che è".
Come spiega il Gazzettino, nelle parole di Nordio "il referendum sui nuovi ingressi dovrebbe spiegare bene ai cittadini gli effetti culturali, economici, religiosi di una trasformazione che può cambiare l'identità nazionale, facendo di questa parte del mondo un'appendice afroasiatica".
Compito del governo, nel disegno del procuratore di Venezia, sarebbe quello di "stabilire un limite numerico" oltre cui l'identità europea (e italiana) verrebbe snaturata.
Questa sarebbe "la domanda drammatica alla quale, prima o poi, si dovrà rispondere. Ma per ora non ci si pensa. La chiusura delle frontiere di Paesi tradizionalmente tolleranti, come Danimarca e Svezia - rileva - non è altro che il frutto dell'inavvedutezza critica dei governi, e della stessa Unione.
Se infatti il governo svedese dice di non avere più posto per gli immigrati, perché non può più assicurare loro un ambiente riscaldato nel rigido inverno polare - argomenta Nordio - ciò dipende dal fatto che, al momento di discutere sull'accoglienza e la cosiddetta distribuzione delle quote, nessuno si domandò 'che facciamo se oltre agli immigrati che abbiamo ne arrivano dieci o cento volte tanti?. Mistero."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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