Non vogliono i voucher offerti loro dalla cooperativa che li ospita, ma denaro contante da spendere liberamente. Questa è la motivazione che ha spinto, nella mattinata di mercoledì, un centinaio di profughi, a tentare di bloccare per protesta il traffico in via Aurelia, a Roma, secondo quanto riferisce il quotidiano il Tempo.
La protesta dei profughi è stata documentata, attraverso un video postato su Facebook, dall’ex presidente del XIII Municipio Daniele Giannini, che attualmente ricopre la carica di consigliere municipale per una lista civica di centrodestra. I richiedenti asilo, poco meno di 300, tutti uomini, sarebbero stati sistemati un paio di giorni fa in un albergo nei pressi di via Aurelia. Neanche il tempo di ambientarsi, però, che è già scoppiata la rivolta dei rifugiati contro la cooperativa che gestisce il centro di accoglienza allestito nell’ex “Hotel Gelsomino” di largo Perassi.
Secondo quanto afferma il consigliere Giannini, nel video pubblicato sulla sua pagina Facebook, citando fonti delle forze dell’ordine, la protesta sarebbe scoppiata perché alcuni migranti avrebbero chiesto “soldi contanti” al posto dei voucher che la cooperativa distribuisce loro per i pasti. La Questura di Roma, scrive il Tempo, ha poi spiegato che i poliziotti "sono dovuti intervenire per sedare una rissa" scoppiata tra gli stessi profughi. Alcuni di loro, infatti, secondo la Questura, volevano recarsi a mensa usufruendo dei voucher per il pranzo, mentre altri volevano tentare di bloccare la strada per spingere la cooperativa a dargli soldi contanti.
"I cittadini del quartiere Aurelio stanno vivendo un incubo", ha detto Giannini, sentito da ilGiornale.
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