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Il progetto internazionale dell'Ospedale senza dolore

Il diritto alle cure per non soffrire è garantito dalla Legge 38 del 2010

di Luigi Cucchi

Sono 12 milioni gli italiani che soffrono di dolore cronico. Le causa principali sono: patologie vertebrali, neuropatie periferiche, artrosi, cefalee. Si stima che il 10% dei pazienti accusa dolori neoplastici. Per combattere il dolore molto è stato fatto soprattutto in questi ultimi anni, ma troppi pazienti sono ancora abbandonati a se stessi. Il diritto alle cure per non soffrire è riconosciuto dalla Legge 38 del 15 marzo 2010, che stabilisce, tra l'altro, per gli ospedali, la registrazione del dolore in cartella clinica, in modo che sia misurato, controllato, trattato.

A cinque anni dal varo delle norme, i dati di una recente indagine del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva (che ha coinvolto 46 ospedali di 15 Regioni e 711 pazienti ricoverati in 214 reparti) indicano che in 8 casi su 10 nella cartella clinica è previsto un apposito spazio sul trattamento del dolore. A quasi tutti i pazienti (87,7%) è stato chiesto se provavano dolore, ma solo in un caso su due ne è stata misurata anche l'intensità con appositi strumenti. Il dolore segnalato dal paziente è stato comunque trattato tempestivamente, nella maggior parte dei casi con farmaci. Solo nel 22% degli ospedali monitorati, poi, tutto il personale sanitario ha ricevuto la formazione sul trattamento del dolore negli anziani. E in ambito pediatrico, in una struttura su 3 mancano protocolli per procedure non farmacologiche, come tecniche per ridurre l'ansia o il disagio che può provocare il dolore. L'ospedale senza dolore è un ospedale che effettua, in modo sistematico e per tutti i pazienti trattati, la valutazione ed il controllo terapeutico del dolore, sia acuto sia cronico.

Il primo Ospedale senza dolore nasce negli anni Cinquanta a Seattle, da un'iniziativa di John Bonica, ma solo nel 1992 presso l'Ospedale St-Luc di Montreal (Canada) è stato avviato il primo progetto internazionale, che ha ricevuto l'appoggio ufficiale dell'Oms ed è attualmente in corso in Francia, Svizzera, Belgio, Spagna, Stati Uniti e Italia. I principi su cui si fonda il progetto internazionale Ospedale senza dolore sono: la trasversalità del dolore rispetto a tutte le specialità presenti negli ospedali; il convolgimento di tutte le specialità presenti; la necessità di dare sollievo a ogni tipo di dolore.

Secondo la Joint Commission Internationals esiste la necessità di una corretta valutazione e gestione del dolore in tutte le strutture accreditate e va offerto ai pazienti il supporto per gestire efficacemente il dolore, mediante l'adozione di protocolli, la comunicazione con pazienti e familiari e la formazione dei professionisti. Si devono moltiplicare gli sforzi per far crescere le informazioni ai malati: solo un paziente ogni quattro al momento del ricovero viene informato sui diritti garantiti dalla Legge 38. A Roma, all'ospedale Bambin Gesù, a tutti i pazienti che vengono ricoverati in regime di ricovero ordinario (in urgenza o programmato), diurno e ambulatoriale, si effettua la rilevazione del dolore secondo cadenze definite da una specifica procedura.

Il personale medico e infermieristico dell'ospedale è dotato di scale tascabili per la rilevazione antalgica direttamente al letto del paziente. Un giorno in tutti gli ospedali si combatterà il dolore in modo efficace.

pagine a cura di Pierluigi Bonora

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