Cronache

"Non è dignitoso". I volontari contro il Jova Beach Party

La Pubblica Assistenza non si occuperà del servizio sanitario nella tappa viareggina del "Jova Beach Party", Bettini (presidente Anpas Toscana): "Proposta economica non dignitosa"

Jovanotti durante una tappa del suo Jova Beach Party
Jovanotti durante una tappa del suo Jova Beach Party

Prima gli ambientalisti, poi il confronto "a distanza" con Mario Tozzi, quindi le accuse di sfruttare il lavoro "in nero". E adesso, il "dietrofront" delle associazioni di volontariato. Non sembra esserci pace per Jovanotti, con il suo "Jova Beach Party" divenuto di nuovo bersaglio di polemiche. Nel mirino è finita in questo caso specifico la tappa del tour che avrà luogo a Viareggio, in Toscana, fra poco più di una decina di giorni. La sezione toscana dell'Anpas ha infatti reso noto che i volontari della Pubblica Assistenza delle sezioni della Versilia non si faranno carico come di consueto del servizio sanitario e di controllo.

Il motivo? Il contributo proposto dagli organizzatori, che i vertici dell'associazione avrebbero definito "non dignitoso" e "insufficiente persino per pagare il costo del carburante". Lo ha fatto sapere Dimitri Bettini, presidente di Anpas Toscana, in una lunga nota pubblicata su Facebook. Non risparmiando qualche "stoccata" all'organizzazione dell'evento. "Sono stato informato dalle nostre associazioni della zona, che non intendono predisporre questi servizi che richiedono mezzi, personale specializzato e presenza nelle dodici ore diurne durante montaggio e smontaggio del palco e dell’area di concerto - il suo pensiero - non lo faranno perché l’organizzazione si è presentata con una proposta economica che è stata ritenuta non dignitosa né adeguata per l’impegno e l’entità dell’attività da organizzare, che non serve neanche a ripagare il carburante per lo spostamento dei mezzi". Una dura presa di posizione, insomma.

"Non possiamo che essere d’accordo con la decisione delle nostre Pubbliche assistenze della Versilia. Come comitato regionale abbiamo appena siglato un accordo con la Regione Toscana, chiedendo alla massima istituzione di sborsare sei milioni di euro aggiuntivi per le maggiori spese legate all’attività di emergenza sanitaria, agli aumenti dei costi di carburante e delle materie prime - ha chiosato Bettini - assurdo che un evento organizzato a scopo di lucro come il Jova Beach Party, e legato a una delle rock star nostrane che a più riprese ha manifestato sensibilità verso valori come la solidarietà e l’aiuto del prossimo, stanzi budget totalmente inadeguati per servizi essenziali come il soccorso sanitario. Non è una questione venale, ma di equità e dignità. Abitualmente facciamo servizi anche gratuiti per associazioni del territorio, eventi di beneficenza, attività sociali. Del resto sul territorio ci siamo da sempre, con le ambulanze, la protezione civile, l’antincendio boschivo, i servizi sociali e tanti servizi di welfare".

Una serie di accuse che Massimo Gramigni, organizzatore con PRG per Trident Music del Jova Beach Party di Viareggio, ha tuttavia respinto con forza, bollandole come infondate. "Mi sorprende e mi lascia molto perplesso che a pochi giorni dall’evento possano ancora uscire polemiche strumentali prive di qualunque fondamento - ha ribattuto - come nel 2019, il Jova Beach Party di Viareggio potrà contare sulla massima collaborazione della Misericordia, della Croce Rossa e della Croce verde, ovvero di tutti i soggetti operanti in Versilia.

Il piano su cui lavoriamo da mesi è stato finalizzato con la massima soddisfazione di tutti e senza alcuna eccezione sui preventivi inviati che sono stati accettati senza alcun tipo di discussione”.

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