Profughi in protesta per la mancanza del wi-fi. Nella mattinata di ieri, nel frusinate, presso un centro d'accoglienza situato a "Castelmassimo", frazione del comune di Veroli, dieci richiedenti asilo - secondo quanto appreso da IlGiornale.it - hanno dato vita a una plateale rimostranza. Si è reso necessario, quindi, l'intervento della polizia municipale seguito poi da quello della Compagnia dei carabinieri. E solo un paio d'ore dopo sarebbe tornata la calma. I motivi alla base della protesta, oltre alla citata questione di internet, sarebbero stati: l'assenza di un insegnante di italiano, il non possesso dei biglietti del bus per raggiungere la scuola e la rottura (o la mancanza) della televisione. Gli operatori del centro, dopo aver tentato di mediare, hanno chiamato le forze dell'ordine.
La situazione - insomma - non si è presentata come agevole e soltanto l'intervento dei vigili e dei carabinieri è riuscito nell'intento di placare gli animi. I migranti, inoltre, si sarebbero lamentati anche per la qualità del cibo. "Non è successo nulla - ha dichiarato al quotidiano Ciociaria Oggi la presidente dell'associazione che gestisce la struttura - tranne qualche minuto in cui i ragazzi si sono agitati per gli abbonamenti dei bus per raggiungere la scuola (anche se in sede fanno le lezioni di Italiano) che stiamo comprando (nonostante la convenzione non lo preveda) spiega la presidente dell'associazione che gestisce la struttura. Acquisto che per il momento si è bloccato per una questione amministrativa del sistema che li emette.
Stiamo procedendo con l'acquisto di biglietti così possono andare a scuola". Fatto sta che i richiedenti asilo hanno protestato. La presidente dell'associazione, che abbiamo provato a contattare telefonicamente, non ha risposto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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