Provare l'impossibile e dimenticare la propria disabilità

L'iniziativa di Bmw Group con la Scuola di sci della località e i consigli di Zanardi. Parlano Carossino (Briantea) e Cesareo (Elio e le Storie tese)

Salice d'Ulzio (Torino)Riuscire ad affrontare quelle difficoltà che la montagna, a volte, ti fa incontrare, rappresenta una conquista per chiunque. A maggior ragione se a riuscirsi sono persone disabili. Da dodici anni, i maestri della Scuola di Sci Sauze d'Oulx Project, grazie al sostegno di Bmw Group Italia che conferma la sua sensibilità sociale, lavorano sulla neve insegnando ai disabili il piacere di sciare, contribuendo, così, ad affrancare in loro una indiscutibile autostima.

Un'iniziativa aperta e gratuita che, grazie agli strumenti e alle attrezzature necessarie alle attività proposte (mono-sci, bi-sci, stabilizzatori, slitte speciali o ferma punte, megafono per non vedenti e attrezzature per lo snowboard), ha già tenuto a battesimo oltre 800 nuovi sciatori con disabilità motorie, sensoriali e cognitive. Ai festeggiamenti, che si sono tenuti a Salice D'Ulzio, non poteva mancare il campione Alex Zanardi (testimonial del progetto fin dall'inaugurazione del Progetto di SciAbile) che, nonostante non abbia potuto sciare a causa di un infortunio alla clavicola, ha rappresentato ancora una volta un punto di riferimento fondamentale per tutti. Oltre a lui, per la prima volta anche Filippo Carossino, il campione di basket in carozzina, militante nella Briantea: «Come Alex, anche io sono una prova vivente che lo sport disabilita le disabilità, mettendo tutti sullo stesso piano». Una grande forza di volontà e la consapevolezza che le disabilità non rappresentano un limite, bensì l'occasione per vivere la propria storia, sotto una differente prospettiva. Altro ospite d'eccezione, venuto per festeggiare il dodicesimo anno del felice sodalizio tra Bmw Italia e la Scuola di Sci di Sauze d'Oulx, ma anche «per provare l'impossibile» è Davide Civaschi, conosciuto ai più come Cesareo, chitarrista del gruppo musicale di Elio e le Storie tese. «A 14 mesi fui colpito da poliomielite che mi rese disabile alla gamba destra; compatibilmente con i i miei impegni professionali ho sempre fatto sport, ma non avrei mai pensato di avvicinarmi allo sci. Sono venuto per imparare a sciare e per credere ai miracoli». Oltre ad essere abili insegnanti di sci, i maestri della Scuola di Sci di Salice, sono anche ottimi psicologi, informati sulle varie disabilità di cui sono portatori gli allievi e sulle implicazioni psicologiche, ma anche tecnici, talvolta geniali, in grado di adattare le varie strutture alle esigenze del neofita dello sci.

«Ho fatto un paio di discese col maestro Alberto e poi sono andato da solo: per me è stata una forte emozione perché partendo con incredulità, sono arrivato pieno di fiducia in me stesso», uno dei commenti.

«Siamo un'azienda affermata - ha dichiarato Sergio Solero, presidente Bmw Group Italia - e abbiamo la responsabilità di restituire alla società in cui viviamo parte del successo. Questa scuola incarna alla perfezione il nostro spirito, in termini di gusto per la sfida, valori, etica».

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