Un pugno di semi cresce in mano ai bimbi

In classe viaggio dalle origini dell'alimentazione a oggi fra storia, racconti, favole

Un pugno di semi cresce in mano ai bimbi

«Un pugno di semi ha rivoluzionato la storia dell'uomo, ha permesso la sua sopravvivenza, ha creato cultura ed identità. In ogni seme c'è qualcosa di magico: sembrano piccoli sassolini quasi senza vita, ma da dormienti sono pronti a svegliarsi e dare nuova vita. Infatti il seme è: da riseminare, da conservare, da trasportare, da scambiare, da trasformare...». È stato presentato così, in un breve video «Per un pugno di …semi», il progetto con cui l'istituto comprensivo A. Scarpa di Milano ha partecipato a uno dei concorsi «La scuola per Expo Milano 2015».

E' un esempio positivo, uno dei tanti se si guarda alla partecipazione delle scuole non solo in Lombardia ma nel resto d'Italia: dalle primarie alle secondarie, coinvolte sul tema del cibo e della vita. «Noi insegnanti abbiamo pensato a un progetto che stimolasse creatività e curiosità nei bambini. Il percorso didattico sull'alimentazione è stato accolto con entusiasmo perché fa vivere la scuola in modo diverso, coinvolgente», spiega Patrizia Frisoli, docente dell'istituto. Attorno al pugno di semi si scoprono le origini dell'alimentazione, i popoli hanno sempre mangiato i semi: mais e fagioli neri nelle Americhe, semola, ceci, miglio e anacardi in Africa, riso e soia in Oriente, grano e legumi in Europa. Un percorso che si lega al padiglione dei Cluster che proprio nei semi ha uno dei punti forti di Expo.

«Faremo educazione alimentare in modo divertente e trasversale – prosegue Patrizia Frisoli – fra scoperta di gusti e stili alimentari corretti, raccontando anche storie, leggende, favole come quella di Jack e i fagioli magici. E organizzeremo un menù reale e virtuale.

E la nostra scuola visiterà l'Esposizione Universale, passaggio chiave del nostro lavoro. Noi crediamo in Expo e nei valori che è in grado di trasmettere ai bambini e ai ragazzi: saranno al centro del nostro itinerario didattico».

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