Dai circa 450 migranti sbarcati nelle scorse ore a Pozzallo (Ragusa) dopo essere stati salvati dalle navi Protector e Monte Sperone P01 dalle acque di fronte a Linosa dove erano arrivati a bordo di un barcone di legno lungo venti metri ne mancherebbero quattro.
Dal racconto dei superstiti, infatti, una 30ina di somali si sarebbe gettata in mare alla vista della navi militari arrivate in soccorso con la speranza di raggiungerle a nuoto. Due motovedette della Capitaneria di porto e una della Guardia di finanza li hanno così recuperati e poi hanno deciso di trasbordare tutti sulle imbarcazioni per evitare che altri decidessero di buttarsi in acqua. Ma ora emerge che di quattro migranti non c'è più traccia e si suppone siano morti annegati.
I 450 sono sbarcati a Pozzallo dopo che diversi Paesi europei hanno accettato di accogliere molti di loro. La polizia ha quindi potuto interrogarli e fermare ben 11 persone. Si tratta dell'intero equipaggio di scafisti e del comandante, tutti di origine tunisina, egiziana e siriana. Il capitano, egiziano, era già stato arrestato nel 2004 ad Agrigento, sempre per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
I quasi 300 migranti eritrei hanno pagato in media 10mila euro circa per raggiungere l'Europa effettuando diversi passaggi da più Paesi, mentre i somali ne hanno pagati in media 6mila. Ai trafficanti verrà contestato ora anche il reato di morte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.