Radio Padania finisce in mani calabresi

Via libera alla cessione della concessione nazionale dell’emittente al gruppo Rtl 102.5, dell'imprenditore di origine calabresi. Resta come emittente nazionale

Radio Padania finisce in mani calabresi

Radio Padania diventa "calabrese". Matteo Salvini ha infatti dato il via libera alla cessione della concessione nazionale dell’emittente a Lorenzo Suraci, imprenditore di origini calabresi trasferitosi a Bergamo dove ha creato la galassia Rtl 102.5.

Un modo per "ridimensionare" la radio e farla diventare una "emittente locale priva di contributi pubblici e di partito" e permettere così all'ultimo baluardo mediatico della Lega Nord di sopravvivere. Un'operazione che non ha fruttato 2,1 milioni di euro, come dicono le indiscrezioni - assicurano fonti leghiste -, ma somme "decisamente inferiori".

L’impero mediatico costruito da Bossi ha cominciato a capitolare nel luglio del 2014 con la chiusura di Telepadania e successivamente nell’autunno del 2015 con quella dello storico quotidiano La Padania (nelle edicole dal 1997). Salvini, che ha iniziato il suo percorso in Lega proprio dai microfoni di "Radio Padania Libera" nel 1999 (ne è stato direttore per decenni), ha accelerato il progressivo processo di uscita del Movimento dai media tradizionali.

Da tempo punta sulla comunicazione "social" e per questo ha affidato a un team di professionisti la gestione dei suoi profili Facebook e Twitter, oltre che delle pagine ufficiali del Movimento. Risale a prima dell’estate, infine, il lancio di una nuova testata on line "Il populista" vicina alla Lega.

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