Cronache

Rapina una studentessa con le forbici: arrestato profugo

Arrestato nel napoletano dalla Polizia e dall'Esercito un 22enne del Gambia con piccoli precedenti per spaccio. Aveva un permesso per motivi umanitari scaduto

Rapina una studentessa con le forbici: arrestato profugo

Le ha puntato le forbici alla gola per rapinarla di pochi spiccioli, arrestato dalla polizia e da una pattuglia dell’Esercito un profugo originario del Gambia a Torre del Greco, nel napoletano.

L’episodio s’è verificato nel fine settimana quando una studentessa universitaria di 22 anni s’è imbattuta in un uomo che l’ha avvicinata con una scusa. Appena la ragazza è arrivata a tiro, l’ha afferrata con violenza e le ha puntato contro un paio di forbici chiedendole di dargli subito tutti i soldi. La giovane, terrorizzata, non ha potuto fare altro che consegnare al suo aggressore bancomat e il denaro. Ma proprio mentre il rapinatore stava per ottenere i soldi, s’è accorto che stavano arrivando i poliziotti.

Alla vista degli agenti, il rapinatore s’è dato immediatamente alla fuga. Ha creduto così di scappare. I poliziotti hanno chiesto alla giovane vittima una descrizione del balordo che voleva rapinarla. Ed è stata proprio questa, come riporta una nota citata da Il Mattino, a incastrare il balordo. Il malvivente, infatti, aveva scelto di farsi i capelli con la creste “in stile mohicano”.

La “scheda” di segnalazione è stata utilissima. Pochi minuti dopo aver ascoltato la ragazza, infatti, gli agenti si sono imbattuti nel balordo che, intanto, era stato fermato da una pattuglia dell’Esercito impegnata nell’Operazione Strade Sicure. È stato perquisito e gli hanno trovato le forbici e una carta del bancomat di cui non ha saputo dare spiegazioni. Quindi lo hanno arrestato. Dai controlli è emerso che si trattava di Sidia Jabbi, 22 anni, a cui era stato rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari che però risultava scaduto. Già noto alle forze dell’ordine, per precedenti relativi allo spaccio di droga.

Jabbi è stato arrestato e trasferito al carcere di Poggioreale, a Napoli.

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