Festa abusiva con petardi e fumogeni: bandito da Lecco il rapper Baby Gang

Per il ventenne di origini marocchine è il terzo Daspo in pochi giorni, dopo quelli che gli vietano di entrare nei locali di Milano e di mettere piede nella Riviera romagnola

Festa abusiva con petardi e fumogeni: bandito da Lecco il rapper Baby Gang

Zaccaria Mouhib, in arte "Baby Gang", rapper ventenne di origini marocchine, non potrà più mettere piede a Lecco, sua città d'origine. È la decisione presa dalla Questura della città. La risposta del giovane, residente in Valtellina, non si è fatta attendere: poche ore più tardi, in una storia sulla propria pagina Instagram (sulla quale conta 370mila seguaci) con una foto del foglio di via, ha scritto: "Mo state esagerando". E ha aggiunto: "Avviso che Baby Gang gira tranquillo e sereno per i locali di Milano e Lecco. Nessuno potrà cacciarmi dalla città dove sono nato e cresciuto".

Il Daspo è scattato dopo che decine di ragazzi si sono dati appuntamento giovedì 26 agosto a Lecco per partecipare alle riprese del video di Lecco City, il nuovo singolo del rapper, nel quale si vedono diversi ragazzi imbracciare fucili e pistole per le vie della città. Il ritrovo è degenerato in una festa con lancio di petardi e fumogeni. Già in passato le vie della città erano state teatro di scene simili, che sono costate al ventenne una denuncia per istigazione a delinquere e ora il divieto. Nel frattempo, Il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica del capoluogo lariano si è riunito, anche per valutare ulteriori provvedimenti che potrebbero scattare nei confronti del rapper dopo i disordini della scorsa settimana.

Non è la prima volta che un provvedimento simile raggiunge Mouhib: lo scorso 20 agosto il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, ha emesso il divieto di accesso per due anni a "locali di pubblico intrattenimento e agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande" in tutta la provincia di Milano. Daspo che la Questura ha motivato parlando di "pericolosità sociale grave, concreta e reale". Mouhib, in compagni di un altro rapper, Rondo da Sosa (nome d'arte del milanese Mattia Barbieri, 19anni), a inizio luglio aveva scatenato una rissa fuori dalla discoteca Old Fashion, aggredendo il titolare del locale che non li aveva fatti entrare e gli addetti alla sicurezza. Come se non bastasse, dal 25 agosto un altro foglio di via gli impone il divieto di entrare a Rimini, Riccione e altre località della Riviera romagnola.

Dopo l'annullamento di un suo concerto, causato dall'inosservanza delle norme anti-Covid, il rapper aveva postato sui social questo messaggio: "Significa che tornerò a zanzare (derubare, ndr) i turisti in spiaggia a Riccione perché altrimenti non vado avanti. Non sto scherzando".

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