Passa la fanfara, i militari sfilano ordinati, due ministri e i vicepresidenti delle Camere della Polonia sono in visita ufficiale in Italia e il migrante si mette a dormire in mezzo alla piazza, "stravaccato" come se nulla fosse. Senza alcun rispetto. Due giorni fa a Reggio Emilia si è svolta la celebrazione del 220° anniversario della composizione dell'inno nazionale polacco, composto nel 1797 a Reggio da Jozef Wybicki, tenente dell’armata polacca in Italia.
Mentre la banda militare faceva risuonare le note dell'inno polacco, le alte cariche della Polonia e l'assessore reggiano Foracchia hanno deposto una lapide commemorativa dell'evento. Il fatto è che mentre i soldati suonavano l'inno, un immigrato se ne stava dormendo in mezzo alla piazza, sdraiato sulle panchine come se fossero casa sua. Il video dell'episodio, come spiega Reggioreport, è stato pubblicato su Facebook da alcuni cittadini presenti alla inqualificabile scena.
Il migrante non si è curato di cosa stesse accadendo nella città che lo ospita. Non sapeva, o faceva finta di non vedere, la sacralità di un momento in cui si commemora un inno nazionale, simbolo dell'unità di uno Stato. Dure le polemiche del centrodestra locale: "Per il Giro d’Italia il Comune ha blindato la il centro città – attacca il segretario della Lega Nord Emilia Gianluca Vinci – in questo caso invece hanno lasciato libero l’accesso alla piazza e lo spettacolo è stato pessimo: un extracomunitario riversato sulle panchine. Mi chiedo come sia possibile fornire una cartolina simile di Reggio Emilia alla presenza di autorità polacche. Per questo presenterò un’interrogazione per capire come mai le misure di sicurezza non siano state adottate come successo durante il passaggio del Giro d’Italia”.
Fratelli d'Italia si è invece detta "imbarazzata su come è stata accolta la delegazione polacca venuta a celebrare i 220 anni del proprio inno nazionale", espressione di una città "completamente disinteressata ad aver avuto l’onore di aver contribuito a dare i natali a un inno nazionale europeo, e questo agli occhi di una delegazione di tale paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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