È arrivato a metà pomeriggio il presidente del Consiglio, atteso al Parco della Montagnola a Bologna, dove è in corso la Festa dell'Unità.
L'arrivo di Matteo Renzi è stato accompagnato da qualche problema fuori dal luogo della manifestazione, con una quarantina di esponenti dei collettivi che hanno cercato di entrare. La polizia ha risposto con una breve carica e ha fermato un manifestante. A protestare fuori dal parco anche una ottantina di militanti dei Cobas scuola, posizionati davanti a un altro accesso.
"So che ci sono persone che mi vogliono contestare sulla scuola e sono pronto a incontrare chiunque ma libertà è rispondere con un sorriso a chi contesta e dire che non ci facciamo certo spaventare da tre fischi: abbiamo il compito di cambiare l’Italia e la cambieremo, di non mollare e non molleremo", ha replicato Renzi, "Cari democratici, prendiamoci un impegno: non ci fermeremo a cento metri dal traguardo. Taglieremo il traguardo sulla legge elettorale, le riforme, sulla necessità di dare più soldi alla scuola pubblica e lo faremo senza dare a nessuno il diritto con un fischio di bloccarci. Sulla scuola abbiamo fatto l’investimento più grande: tre miliardi. Vogliamo discutere chi bisogna assumere? Parliamone ma non consentiremo a nessuno di negare la realtà. Se il ddl la buona scuola passa 100mila insegnanti entreranno, se non passa continuerete a fischiare. Questa è la differenza".
"Schiaccia la testa agli elefanti", ha chiesto invece un sostenitore al premier, riferendosi alla minoranza del Partito Democratico. "Io non schiaccio la testa a nessuno, ma non mollo", ha commentato il presidente del Consiglio.
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