Riaperture, ora tocca alle discoteche

Il ministro Speranza: "Nel Cdm anche i locali da ballo". Sileri: "Con più vaccini via le mascherine". Si preme per portare gli stadi al 100% di capienza, possibile anche per cinema e teatri

Riaperture, ora tocca alle discoteche

Via la mascherina, stop alla Dad e riaperture delle discoteche: il governo Draghi studia i prossimi tre passi per liberare definitivamente il Paese dalle restrizioni. Dopo il parere del Comitato tecnico scientifico, si attende la convocazione della cabina di regia, forse a inizio della prossima settimana. Poi il Consiglio dei ministri varerà il decreto che predispone l`aumento della capienza in stadi, teatri, musei, arene all`aperto e cinema. Le indicazioni sono chiare: cinema e teatri all`80 % della capienza, musei e arene al 100%, stadi al 75 %. Ma il nodo da sciogliere resta la riapertura delle piste da ballo.

La spinta è trasversale: dal governatore leghista Luca Zaia al sindaco di Milano Giuseppe Sala. E ora anche il ministro della Salute Roberto Speranza apre uno spiraglio: «Nel prossimo Consiglio dei ministri, quello della prossima settimana lavoreremo alle nuove riaperture, discoteche comprese, e alle capienze massime dei locali che già possono aprire». Le discoteche, per ora, restano escluse dalle riaperture suggerite dal Cts. Ma la spinta dei ministri di centrodestra, Mariastella Gelmini in primis, è forte. Anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri è ottimista: «Con l'introduzione del Green pass il freno a mano sulle discoteche può essere tolto. Ma deve essere fatto in sicurezza e aspetterei il controllo dei dati dei primi di ottobre, a seguito delle aperture». «È importante la presa di posizione sui social del ministro Mariastella Gelmini per la riapertura in sicurezza delle discoteche - rileva Maurizio Pasca, presidente del Silb-Fipe, sindacato Italiano dei Locali da Ballo -. Come ha ricordato ieri il presidente Carlo Sangalli all`assemblea di Confcommercio le discoteche sono ancora inspiegabilmente chiuse. Ed è effettivamente difficile da spiegare, a chi è fermo da 20 mesi». Da metà ottobre, con capienza ridotta (si parte dal 50%) le discoteche dovrebbero riaprire: è questa l`ipotesi su cui lavora il governo.
Secondo passo: l`addio definitivamente alla Dad nelle scuole. Regioni e Istituto superiore di Sanità lavorano a un protocollo che prevede il superamento della didattica a distanza selettiva: nessuna quarantena per i compagni dell`alunno positivo al coronavirus se sono vaccinati e hanno il tampone negativo, oppure un periodo di isolamento comunque inferiore agli attuali 7 giorni. Si valuta di abbassare il periodo di quarantena da 7 a 5 giorni. La circolare del ministero della Salute è attesa già all'inizio della prossima settimana.

Terzo e ultimo passo: lo stop alle mascherine. «I numeri di queste settimane, dopo le riaperture non solo delle scuole ma di tutte le attività stanno andando molto bene. È chiaro che andando avanti con la vaccinazione, se i numeri dovessero mantenersi così o addirittura abbassarsi, anche le quarantene dovranno essere ridotte per i vaccinati, così come nel tempo abbandoneremo distanza e mascherina», conferma Sileri.

Restano sul tavolo altri nodi che saranno al centro del confronto nei prossimi giorni. Si preme per portare la capienza degli stadi al 100%. Il Cts ha stabilito il passaggio dal 50 al 75%. Nel decreto, infine, la capienza di teatri e cinema potrebbe salire al 100%.

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