Cronache

Il ricorso per ottenere il rimborso sulla pensione

Nel dicembre 2011, col Salva Italia è stato fermato l'adeguamento delle pensioni superiori al triplo del minimo Inps: ecco cosa fare per ottenere il rimborso

Il ricorso per ottenere il rimborso sulla pensione

Il rimborso è ancora possibile. Dopo lo stop nel 2011 sull'adeguamento delle pensioni che superano il triplo minimo fissato dall'Inps, torna la speranza con un ricorso ad hoc per tutti coloro che cercano di ottenere dal governo ciò che è stato tolto. Il provvedimento infatti riguarda tutti coloro che sono andati in pensione prima del 31.12.2011 e prima del 31.12.2012 e hanno percepito un importo della pensione per il 2012 superiore a € 1.405,05 lordi e per il 2013 superiore a 1.443,00 euro lordi.

E così, Celeste Collovati, legale di Aspes, associazione in pima linea nella difesa dei diritti dei pensionati, spiega cosa fare per richiedere il rimborso: "Si era detto che la ricostruzione pensionistica doveva essere fatta valere nel termine di 5 anni dalla data in cui era stato stabilito il blocco della perequazione, ma ad onor del vero, essa produce effetti in ragione di ogni singolo rateo pensionistico nei cui confronti si consuma il quinquennio previsto come termine di prescrizione di tale azione. Pertanto la mancata interruzione della prescrizione con la Lettera di Diffida e Messa in Mora dell’INPS entro il 31.12.2016 fa prescrivere esclusivamente l’aggiornamento ed il rimborso per il rateo pensionistico di gennaio 2017, e così via per quelli successivi sino a quanto non viene inviata la lettera interruttiva ( per es. se la diffida all’INPS viene inviata nel maggio del 2017, il pensionato ritardatario avrà diritto alla perequazione con decorrenza dal giugno 2017 essendo i ratei dei mesi antecedenti appunto prescritti per il decorso del quinquennio). Ciò significa che oggi è ancora possibile inviare la diffida interruttiva della prescrizione e conseguentemente esercitare l’azione volta ad ottenere gli arretrati di perequazione bloccata attraverso un ricorso giudiziale il cui accoglimento sarà deciso dalla tanto attesa sentenza della Corte Costituzionale che finora si è già espressa in senso favorevole nel 2015 con la sentenza n. 70". Per ulteriori informazioni è possibile inviare una mail rivalutazionepensione@gmail.

com.

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