Rigopiano, Meloni solidale col papà multato: "Pagheremo noi la multa"

Giorgia Meloni mostra tutto il suo disappunto verso la decisione del tribunale di Pescara, che ha inflitto una multa di 4550 euro al papà che voleva portare dei fiori sul luogo in cui, due anni fa, aveva trovato la morte suo figlio

Rigopiano, Meloni solidale col papà multato: "Pagheremo noi la multa"

Continua a tener banco la questione di Alessio Feniello, il padre multato per aver voluto portare un mazzo di fiori sul luogo in cui il figlio ha trovato la morte, vale a dire l’hotel di Rigopiano.

Dopo l’infinito dolore per una tragedia ampiamente evitabile, arriva pure la beffa, che suona quasi come un vero e proprio accanimento, se analizzato dal punto di vista del genitore. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha voluto portare la sua solidarietà all’uomo colpito dal provvedimento, proponendo una soluzione che possa fargli sentire la vicinanza del Paese intero.

“Pagheremo noi la multa. Un uomo condannato a pagare una multa di 4550 euro per aver portato i fiori tra le macerie dell’hotel Rigopiano dove è morto suo figlio. È quello che è successo ad Alessio Feniello, padre di Stefano, ucciso a 28 anni dalla valanga che ha colpito la struttura il 18 gennaio di 2 anni fa. Ma che giustizia è?”. Questo si chiede la Meloni sulla sua pagina Facebook, mostrando tutto il disappunto per ciò che è avvenuto successivamente. “Siamo pronti a pagare noi questa multa e chiediamo a tutti voi di sostenere la raccolta fondi avviata dal Comitato per “Marsilio Presidente”. Facciamo sentire forte il nostro abbraccio ad Alessio e alla sua famiglia”.

E la solidarietà degli italiani non si è fatta attendere, visto le numerose adesioni all’iniziativa lanciata da FdI.

Sono trascorsi ormai due anni dalla tragedia di Rigopiano, in cui a perdere la vita furono 29 persone, ma ovviamente l’uomo non può riuscire a trovar pace per quanto accaduto al figlio. Neppure ora. “Ero andato a Rigopiano a portare i fiori, dove hanno ucciso mio figlio Stefano. Mi sono introdotto, secondo loro, in un’area sottoposta a sequestro”. Tanto è bastato per ricevere una notifica da parte del tribunale di Pescara, che ha inflitto all’uomo un’ammenda di 4550 euro. “Io non pago. Se necessario, mi faccio tre mesi di carcere.

Quelli che non hanno fatto niente per salvare 29 persone a Rigopiano stanno tutti ancora a piede libero io invece devo pagare”.

La raccolta lanciata dalla Meloni e dal suo partito, però, dimostra che non tutti gli italiani hanno dimenticato.

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