Una vera e propria banda di tour operator per i clandestini. Chi voleva entrare, prima in italia poi in europa, da Cecenia, Daghestan, Ossezia e Iguscezia si rivolgeva all'organizzazione, pagava, arrivava a Rimini, poi faceva perdere le proprie tracce e diventava clandestino. Questo è il traffico smantellato dalla polizia di Rimini ha arrestato tre persone accusate di associazione per delinquere e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e denunciato in stato di libertà altre 14 per le quali sono state avviate rogatorie internazionali, grazie anche all'interessamento di europol/eurojust, con russia, germania, francia, austria, norvegia e belgio. le indagini iniziate nel 2012 le indagini, condotte dalla polizia di frontiera e iniziate alla fine del 2012, hanno permesso di smantellare un'organizzazione internazionale dedita all'immigrazione clandestina di originari dell'area caucasica da far entrare nel territorio europeo.
La dinamica secondo quanto accertato dagli investigatori, i componenti di alcuni nuclei familiari, compresi diversi minorenni, provenienti da cecenia, daghestan, ossezia e inguscezia, dopo aver fatto ingresso con visti turistici all'aeroporto di rimini, facevano perdere le loro tracce e non si presentavano all'imbarco per l'aereo di ritorno in russia diventando, di fatto, clandestini.
gli stessi, dopo aver distrutto i documenti e cambiato le generalità, ricevevano una prima accoglienza presso alberghi della riviera in attesa che l'organizzazione criminale consentisse loro di raggiungere il belgio, i paesi baschi, la germania, l'austria, la norvegia, la svezia e la francia dove richiedevano lo status di rifugiato politico. nell'indagine sono state coinvolte anche le polizie dei paesi di destinazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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