La corte d'appello di Perugia ha deciso di risarcire con 400 mila euro, un uomo che ha passato in carcere più di mille giorni, accusato ingiustamente di abusi sessuali ai danni dei suoi figli.
Saverio De Sario, 46 anni, autotrasportatore di Abbasanta, in provincia di Oristano, era stato accusato di violenza sessuale dai due figli di 12 e 9 anni. Era il 2000 e, a carico dell'uomo, era stato avviato un processo che, al terzo grado di giudizio, aveva condannato De Sario a 9 anni e 11 mesi di carcere, da scontare nella casa circondariale di Terni.
Nel 2015, però, i due figli avevano ritrattato tutto, sostenendo che fosse stata la madre a costringerli a raccontare gli abusi, tutti inventati, come ripicca contro l'ex marito. Il processo era stato, quindi, riaperto e due anni dopo, nell'aprile del 2017, la corte d'appello di Perugia aveva assolto De Sario,"perché il fatto non sussiste", e aveva dispoasto l'"immediata scarcerazione". Il Giornale aveva riportato le parole dei due fratelli che vedevano il ritorno del padre alla vita comune come una resurrezione: "Lo abbiamo resuscitato e noi ora siamo le persone più felici del mondo".
Saverio De Sario, una volta fuori dal carcere, aveva chiesto un risarcimento di un milione e mezzo di euro, per i 1.068 giorni trascorsi in carcere.
Oggi, la corte d'appello di Perugia, gli ha concesso una parte di quel denaro, cioè 400 mila euro, come ha raccontato il Giornale di Brescia. Ma la vicenda potrebbe non finire qui, perché la somma richiesta era ben più alta, come le aspettative di De Sario che, affiancato dal suo legale Massimiliano Battagliola, valuterà il ricorso in Cassazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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