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Feci sotto casa, botte, minacce: la rom espulsa resta in Italia e torna per minacciarlo

Romena mendica e defeca sotto la sua casa. Commerciante milanese la manda via e lei lo fa pestare. Nonostante l'espulsione, lei torna a minacciarlo: "Stavolta il mio amico ti ammazza"

Feci sotto casa, botte, minacce: la rom espulsa resta in Italia e torna per minacciarlo

L'hanno nuovamente allontanata dall'Italia. Per l'ennesima volta. A questo giro è bastato il sospetto di essere la mandante di un brutale pestaggio a Milano. La clochard romena avrebbe, infatti, mandato un complice a picchiare Tommaso Murò, un residente che le aveva semplicemente chiesto di allontanarsi dal posto dove mendica abitualmente.

"La storia inizia con una zingara rumena che da almeno due anni, durante il giorno, chiede l’elemosina tra via Stampa e Largo Carrobbio, a Milano - raccontava lo stesso Murò su Facebook - la 'signora', in quanto senzatetto è “costretta” ad espletare i suoi bisogni (tutti…) in strada, perché utilizzare i bagni chimici all’interno del Parco delle Basiliche è troppa strada da fare". In più di un'occasione ha dovuto contattare la Polizia Locale per richiedere l’intervento dell'Amsa affinché mandassero qualcuno a rimuovere le feci e l'urina di fronte all'ingresso della suaa abitazione. Non solo. La romena ha anche tentato (senza successo) di sottrargli il portafoglio dalla tasca mentre Murò stava chiacchierando con un amico di fronte al portone di casa. A quel punto ha provato a sporgere denuncia che, però, non è stata accolta in quanto "il fatto non era stato consumato".

Il 7 febbraio scorso è arrivata la vendetta. Murò è stato aggredito e rapinato da uno sconosciuto all'interno del suo palazzo in via Stampa. "La 'signora' mi ha fatto seguire da un suo connazionale all’interno del mio condominio - ha raccontato il commerciante 33enne - dopo avermi preso a calci e spintonato giù dalle scale per quasi mezzo piano, sono stato derubato del portafoglio e congedato con un 'ti ringrazia'". Anche secondo gli inquirenti quell'aggressione sarebbe stata ordinata dalla clochard 40enne contro cui da due anni l'uomo combatte per allontanarla dal suo giaciglio di fortuna all'angolo tra via Torino e largo Carrobbio. La polizia però non è riuscita ad accertare la responsabilità diretta della donna e così la Prefettura le ha recapitato un provvedimento di allontanamento dall'Italia della senzatetto già lo scorso 21 febbraio.

Ieri, la clochard si è ripresentata nello stesso punto e appena ha visto il negoziante lo ha minacciato direttamente dicendogli "Stavolta il mio amico ammazza te e il tuo cane". Per questo e per l'inosservanza del precedente decreto, la donna è stata di nuovo allontanata dall'Italia.

Ma se ne andrà veramente. "Non voglio creare allarmismo o xenofobia - ha commentato Murò - ma voglio esternalizzare il mio sdegno per istituzioni che alla fine tutelano più i danneggianti che i danneggiati".

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