Cronache

Rom deve scontare 22 anni ma non finisce in carcere perché continua a partorire

La rom ha sulle spalle 70 furti, 60 denunce e una serie di arresti, ma l'ha sempre scampata cambiando nome e mettendo al mondo i figli

Rom deve scontare 22 anni ma non finisce in carcere perché continua a partorire

Deve scontare 22 anni e un mese di carcere, ma la rom Caterina Vukovic riesce sempre a farla franca perché poco prima di finire dietro alle sbarre partorisce un bambino.

In Italia, non ha mai passato neanche un minuto in galera, è sempre riuscita a beffare tutti. Il motivo? Prima di finire in carcere mette al mondo un figlio così le forze dell'ordine non possono incastarla. La rom ha 26 anni e da circa 15, invece, si è specializzata in furti in tutta la Penisola. Nel corso degli anni, ha accumulato una serie di condanne che però non ha mai scontato.

Caterina, oltre a beffare la giustizia italiana partorendo bambini, fa di più. Per non farsi riconoscere dalle forze dell'ordine continua a cambiare nome. A 12 anni, in Veneto, era Paparuga Davidovic, a 13 era Keba Davidovic, qualche anno dopo è diventata Milena Milenkovic, ma anche questa identità le stava stretta. Così è diventata Vanessa Delic, poi ancora Marisa Nicolic e infine Caterina Vukovic.

L’ultimo (tentato) arresto risale al 29 settembre: la ladra rom doveva essere agli arresti domiciliari ad Aprilia (in provincia di Latina), invece è stata fermata a Pescara mentre stava forzando una porta-finestra al piano terra di un appartamento per scassinarlo. Come spiega Simona De Leonardis su Il Centro, grazie alle sue impronte digitali è stato possibile ricostruire la sua storia.

Come riporta Il Corriere della Sera, Caterina ha collezionato una settantina di furti, 60 denunce e diversi arresti in tutta Italia. Ma non ha mai scontato mezza di queste condanne. Oltre alla storia che lascia tutti esterrefatti, c'è di più. La ladruncola mette a segno i suoi furti uno dietro l'altro proprio per depistare le forze dell'ordine. E' tutto pensato nei minimi dettagli. Nella sua "carriera", il massimo che la magistratura le ha imposto, infatti, sono stati gli arresti domiciliari, durante i quali lei se la spassava a compiere altri furti e a partorire figli.

Ora, è arrivata la condanna definitiva, ma Caterina, Vanessa, Keba, etc ha cinque bimbi piccoli e non può lasciarli da soli. Così resta ai domiciliari e può continuare a fare la ladra.

In Italia questo vale.

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