Roma, autista Atac si dà malato per andare per "fraschette"

L'uomo presentava certificati in corrispondenza con le "tournee" programmate e sponsorizzate su internet. Un'attività in nero che gli ha fatto guadagnare insieme alla compagna una discreta somma

Roma, autista Atac si dà malato per andare per "fraschette"

Autista Atac “malato” per l’azienda, in perfetta salute durante le performance canore. Si esibiva in decine di locali notturni, sempre in coppia con la propria compagna. Il repertorio, vastissimo, apprezzato in tutta l’area dei Castelli Romani.

Dalle stornellate cantate nelle “fraschette” romane assieme a un bicchiere di un buon rosso locale, ai motivi “evergreen”, Beatles, Michael Jackson, Domma Summer, Elton John, Spandau Ballet, suonati nei piano bar più eleganti della zona. Un duo particolarmente acclamato, “costretto” per questo a ricorrere al sistema sanitario nazionale pur di non deludere i propri fan.

E così E.C., da anni autista della municipalizzata romana, all’azienda dichiarava il suo precario e assai cagionevole stato di salute, tanto da ottenere, certificati medici alla mano, giorni e giorni di assenza dal lavoro per malattia. Periodi che coincidevano, guarda caso, con le tournee programmate. Un sistema che, alla fine, ha fatto nascere più di un sospetto da parte dei vertici aziendali.

Alcuni ispettori dell’Atac, in particolare, insospettiti dalla pubblicità su Internet dei suoi impegni musicali, avevano avviato accertamenti interni sul suo conto. E così, in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza, è partita un’inchiesta sull’insolito duo canoro. “Indagini che fanno parte del nostro sistema di monitoraggio costante sui reati riguardanti la spesa pubblica” commenta il tenente colonnello Giuseppe Pastorelli del Comando Provinciale Roma, Gruppo Frascati. Inchiesta che una sera porta gli uomini delle Fiamme Gialle della zona in un noto night club della cittadina laziale. L’autista “canterino” non solo lavorava completamente al “nero” (come avrebbe potuto fare altrimenti?), ma fra la strumentazione, mixer, impianto voci e altro, aveva due hard disk zeppi di materiale, canzoni famose, tutte scaricate illegalmente dalla rete.

A quel punto autista infedele e compagna hanno accusato un malore, verosimilmente reale, e per loro sono arrivati i sanitari del 118. Ripreso dallo spavento, il dipendente è stato denunciato a piede libero per truffa ai danni dello Stato, violazione del diritto d’autore.

Inoltre l’uomo, sotto il profilo fiscale, aveva guadagnato una discreta somma, accantonata in anni di esibizioni artistiche in totale evasione d’imposta. L’Atac, dal canto suo, ha avviato una procedura disciplinare che potrebbe portare al licenziamento del dipendente.

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