Roma, i profughi bloccano via Portuense: “Basta tende, vogliamo una casa”

Un centiniao di profughi, ospiti della tendopoli della Croce Rossa di via Ramazzini, chiedono di avere una casa oppure di poter andare in Germania

Roma, i profughi bloccano via Portuense: “Basta tende, vogliamo una casa”

"Siamo qui da sette mese, ci tengono qui per forza, ma noi vogliamo andare via da Roma, qui non vogliamo stare, non ci danno soldi, le schede telefoniche sono vuote e non possiamo chiamare le nostre famiglie, dormiamo in tenda, non ci danno vestiti e abbastanza cibo". Questa è la testimonianza, raccolta dal quotidiano Il Tempo, di uno dei circa cento profughi che ieri hanno bloccato via Portuense chiedendo di lasciare il centro di prima accoglienza di via Ramazzini, gestito dalla Croce Rossa.

I manifestanti hanno bloccato il traffico sventolando cartelloni di protesta ricavati dai cartoni su cui campeggiavano scritte in inglese. Il giornale online l'Ultima ribattuta riporta, invece, che alcuni di loro non vogliono andar via ma pretendono di avere una casa. “Monteverde ne ha abbastanza di questi immigrati, se vogliono andare via accontentiamoli – hanno dichiarato Fabrizio Santori e Giovanni Picone, rispettivamente consigliere regionale e municipale di Fratelli d’Italia – Bisogna prenderli di peso e rispedirli a casa loro. La Croce Rossa la smetta di fare solidarietà sulle spalle degli italiani a favore di chi la rifiuta e si arreda a questa evidenza. Questo quartiere è ostaggio dei clandestini da ormai sei mesi e la protesta di oggi, con l’occupazione di Via Portuense, ci mette davanti a un problema di ordine pubblico che non può più essere sottovalutato. La città è ostaggio degli immigrati, e questo ci fa preoccupare, perché è chiaro che la situazione non sia assolutamente sotto controllo”.

“Siamo arrivati al paradosso che a Roma tutti possono protestare meno i cittadini romani per i loro diritti. Il sindaco Raggi con i suoi comportamenti induce questo tipo di reazioni, in quanto esprime solidarietà ai cittadini espulsi da San Basilio ma non considera i diritti dei romani e degli italiani", attaccano i due esponenti di FdI che chiedono al prefetto di "verificare se dietro la protesta non ci siano partiti politici o associazioni vicine alla sinistra che stanno fomentando gli immigrati contro le istituzioni e contro i quartieri di Roma”.

Federico Rocca, altro esponente locale di FdI, ricorda che "stiamo spendendo 3 miliardi di euro all’anno per accogliere degli immigrati clandestini e a dirlo ora non siamo solo noi ma anche il commissario europeo all’immigrazione che proprio due giorni fa ha dichiarato che in Italia l’80% degli arrivi è rappresentato da irregolari e il 20% da richiedenti asilo".

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