G ira e rigira andiamo sempre nei soliti posti. Si parli di turismo intelligente o di esodi di massa, i luoghi che piacciono ai viaggiatori di tutto il mondo sono pressoché gli stessi da decenni. L'antico batte il moderno, la memoria storica la vince sull'architettura contemporanea, praticamente ignorata. E l'Italia è ancora al primo posto. Il bello (...)
(...) abita nello Stivale.
A sostenerlo è Trip Advisor, il portale turistico senza il quale non riusciamo più a prenotare un hotel né a scegliere un ristorante, alla faccia delle tradizionali guide cartacee. Tra i dieci siti artistici più prenotati e recensiti sul pianeta Terra, ben tre sono italiani. E al primo posto c'è ancora il Colosseo, seguito dai Musei Vaticani. Non c'è giorno dell'anno in cui non si formino code chilometriche per visitare l'Anfiteatro Flavio, iniziato nel 72 d.C. dall'imperatore Vespasiano, o per ammirare la stupefacente collezione di pittura e il trionfo della michelangiolesca Cappella Sistina. Roma nel cuore, dunque, nonostante i problemi, i disservizi, l'immondizia, il caos. Non si chiamerebbe Città Eterna se non fosse indifferente al vivere quotidiano. Se ne fregano anche i turisti, accorsi in 15 milioni nel 2018, oltre il 2% in più rispetto a un anno fa, con relativa crescita dei consumi.
In classifica non poteva certo mancare il Canal Grande, e per accorgersi dell'intramontabile fascino di Venezia basta salire sulla linea 1 del vaporetto, una babele di popoli, lingue, colori cui gli indigeni sono abituati e rassegnati. Solo la Francia riesce a reggere il confronto con il Bel Paese, ma a dovuta distanza: Louvre, Tour Eiffel, Reggia di Versailles, il che significa che oltralpe c'è solo Parigi, mentre l'Italia te la visiti in lungo e in largo, provincia compresa.
Il moderno occupa posizioni di rincalzo in questa speciale top ten, a cominciare dalla Statua della Libertà, inaugurata nel 1866. Super richiesta la Sagrada Familia, folle cattedrale incompiuta di Antoni Gaudí e simbolo della Barcellona liberty, il Golden Gate di San Francisco, opera architettonica concepita nel 1937 da dove si intravede, come un fantasma, il carcere di Alcatraz. Unico sito archeologico in cima alle preferenze il misterioso Stonehenge in Inghilterra.
Per quanto riguarda invece i dieci siti più prenotati in Italia, plauso al Cenacolo leonardesco a Milano, ennesimo giusto riconoscimento alla città in cui si vive meglio. Gli altri luoghi simbolo, quasi fossimo in un parco a tema, ci sono tutti: San Marco, la Torre di Pisa, il Duomo di Siena, gli Uffizi e le Gallerie dell'Accademia a Firenze, Pompei.
A consultare entrambi gli elenchi c'è il rischio di scivolare nel consueto luogo comune. Funziona ciò che è vecchio, il contemporaneo non tira e l'Italia potrebbe addirittura farne a meno. Non seducono il Ponte di Calatrava a Venezia, l'Auditorium di Renzo Piano e il Maxxi di Zaha Hadid a Roma. Dei recenti grattacieli si parla più sulle riviste di architettura che nei pacchetti dei tour operator. Un gusto «old fashion» che non si limita solo all'Italia: tanto lontane le metropoli del Far East e il Burj Khalifa a Dubai, sembra affievolito l'entusiasmo per il Guggenheim Bilbao, che cambiò faccia alla città basca, stupisce l'assenza delle capitali dell'Europa novecentesca, Londra e Berlino.
La maggior parte delle persone che si mette in viaggio continua a preferire il sapore dell'antico, i monumenti da cartolina e gli scorci ideali per i selfie.
Inutile storcere il naso se la gente sceglie l'usato sicuro invece del nuovo modello di auto ibrida. Teniamoci però la soddisfazione di essere ancora in cima alle classifiche quando si tratta di cose belle. Diciamola tutta, in questo campo non ce n'è per nessuno.Luca Beatrice
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