Il black out è arrivato all'ora di punta del mattino, come se quel palo avesse avuto un appuntamento con l'orologio: pochi minuti prima delle 8.30. Ma una mano invisibile deve aver rallentato quella caduta di un secondo. E' stata questione di centimetri, dicono gli addetti al servizio, ora che è tutto finito. Qualche frammento di attimo in più e Claudio Cicala, macchinista sessantaquattrenne, non racconterebbe la storia della sua morte scampata. Qualche spicciolo di istante ancora, e i passeggeri della prima carrozza non si sarebbero solo spaventati, ma avrebbero vissuto sulla propria pelle un'incomprensibile tragedia sotterranea.
Un palo lungo circa cinque metri del cantiere della ferrovia Roma-Viterbo si è abbattuto ieri mattina attraverso un foro sui binari della metropolitana A, all'altezza della fermata Flaminio. La cabina di guida del convoglio in arrivo è stata colpita, ma solo nella parte anteriore. Il macchinista è salvo. Solo un enorme spavento.
La linea A di Roma è stata interrotta per tutto il giorno nel tratto compreso dalla stazione Termini alla metro Battistini, con disagi enormi per i lavoratori, ma anche per i turisti. Quella è al porzione di linea che copre alcune delle fermate collegate ai luoghi più amati dai visitatori di Roma: piazza di Spagna, piazza Barberini-Fontana di Trevi, piazzale Flaminio, Ottaviano- San Pietro. Fino a sera il servizio è stato sostituito da navette bus stracariche che hanno fatto la spola nel tratto interrotto.
Solo questa mattina la metropolitana ha ripreso a funzionare, ma il Codacons ha presentato un esposto in procura per interruzione di pubblico servizio contro l'Atac, quantificando i danni in 50 milioni di euro per giorni di ferie forzati e permessi di lavoro persi da chi non si è potuto spostare da casa all'ufficio.
Alle stazioni del quartiere Prati ieri sera le navette-bus erano prese d'assalto. E, una volta arrivati a Termini, il caos è continuato. Chi doveva proseguire dalla stazione verso le fermate a sud ha potuto infatti prendere la metropolitana, ma il servizio audio di informazione era completamente in tilt. Le fermate successive a Termini in quella direzione sono infatti Corso Vittorio Emanuele e Manzoni, ma la voce metallica nelle carrozze annunciava le fermate al contrario: Barberini, Spagna, Flaminio. Anche le scritte luminose erano completamente sbagliate, tanto che nei vagoni si è creato il panico: dopo essere giunti sulle navette cariche all'inverosimile fino a Termini, molti passeggeri hanno avuto il terrore che la metropolitana li riportasse indietro, compiendo il percorso del bus a ritroso. In realtà l'errore era dell'annunciatore meccanico, perché la metropolitana viaggiava correttamente in direzione sud. Nel piccolo video che pubblichiamo mostriamo il surreale annuncio vocale delle fermate opposte sulla metropolitana da Termini in direzione di piazza San Giovanni ieri sera alle 22.
Comune e Atac presenteranno un esposto contro la Ferrovit Scarl, l'impresa che si sta occupando dei lavori del nuovo capolinea della Roma-Viterbo.
La tragedia di ieri mattina, si sottolinea, è stata evitata anche grazie alla prontezza del macchinista, prossimo alla pensione, che ha attivato il freno di emergenza appena ha visto l'enorme palo piombare dall'alto appena dopo l'imbocco di una curva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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