Roma, perquisizioni e arresti in Regione e Campidoglio

Arrestato l'ex terrorista Carminati, "il Nero" di Romanzo criminale. Indagato anche Alemanno, si dimette l'assessore Pd Ozzimo

Roma, perquisizioni e arresti in Regione e Campidoglio

Guardia di Finanza e carabinieri hanno perquisito questa mattina gli uffici di alcuni consiglieri della Regione Lazio e diversi uffici di enti locali. I militari sono entrati anche in Campidoglio per alcune verifiche negli uffici delpresidente dell’Assemblea capitolina Mirko Coratti (Pd).

Le perquisizioni sarebbero partite da un'inchiesta su un’associazione per delinquere di stampo mafioso condotta dal procuratore Giuseppe Pignatone, dall’aggiunto Michele Prestipino e dei pm della Dda Giuseppe Cascini, Paolo Ielo e Luca Tescaroli. Sono state arrestate, trentasette persone tra cui anche l’ex ad dell’Ente Eur, Riccardo Mancini e l’ex terrorista dei Nar e della Banda della Magliana, Massimo Carminati.

Complessivamente gli indagati sono un centinaio per reati che vanno dall’associazione per delinquere di tipo mafioso all’estorsione, dall’usura alla corruzione, dalla turbativa d’asta alle false fatturazioni, al trasferimento fraudolento di valori e al riciclaggio. Agli indagati sono stati sequestrati inoltre beni per oltre 200 milioni di euro. Tra gli indagati c'è anche l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, la cui abitazione è stata perquisita. E spunta anche il nome dell’uomo d’affari Gennaro Mokbel, a cui viene contestata la tentata estorsione: avrebbe preteso dal commercialista Marco Iannilli la restituzione di circa 7-8 milioni di euro che gli aveva messo a disposizione perchè fosse investita nell’operazione Digint.

Al centro delle indagini ci sono le infiltrazioni dell’organizzazione che farebbe capo a Carminati nel tessuto imprenditoriale, politico ed istituzionale della città, attraverso un ramificato sistema corruttivo - una vera e propria "holding" criminale - finalizzato ad ottenere l’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici dal Comune di Roma e dalle aziende municipalizzate, con interessi anche nella gestione dei centri di accoglienza degli immigrati.

La vicenda rischia di scatenare un terremoto in Campidoglio, dove l'assessore alla casa Daniele Ozzimo (Pd) ha annunciato le sue dimissioni. "Sono estraneo ai fatti ma per senso di responsabilità rimetto il mio mandato", ha dichiarato.

Per fare il punto della situazione il sindaco Ignazio Marino ha convocato in Comune il segretario del Pd romano Lionello Cosentino, mentre il tema sarà con ogni probabilità al centro della riunione odierna del Consiglio comunale

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