Cronache

Roma, sgomberata la tendopoli di migranti sulla Tiburtina

Il blitz delle forze dell'ordine stamattina ha portato all'identificazione di 70 migranti ospiti della tendopoli. Un intervento "vergognoso" per Sel. Esultano, invece, i residenti.

Roma, sgomberata la tendopoli di migranti sulla Tiburtina

È stata sgomberata stamattina la tendopoli di migranti che era sorta in via Tiburtina, a Roma, davanti a via Cupa, sede dell’ex centro di accoglienza Baobab, sgomberato lo scorso dicembre dal Commissario straordinario, Francesco Paolo Tronca. L’operazione è stata avviata, secondo quanto si legge in una nota diramata dalla Questura di Roma, nell’ambito di un “più ampio progetto di sistema che mira a migliorare le condizione di ordine pubblico, di sanità e decoro, dei siti romani interessati alla presenza di immigrati”.

All’operazione, riferisce la Questura, hanno partecipato, oltre agli uomini delle forze di Polizia, anche “le strutture di accoglienza del comune di Roma, dell’Asl e dell’Ufficio sanitario della Polizia di Stato”, assieme a “mediatori sociali e conoscitori delle lingue di origine degli extra-comunitari allo scopo di fornire loro una corretta informazione circa i diritti ed i doveri legati alla legge italiana”. Ad essere identificati sono stati 70 migranti egiziani, etiopi, eritrei, somali e provenienti da altri Paesi africani, dei quali 30 sono stati sottoposti a fotosegnalazione. La tendopoli, divenuta da qualche settimana un punto di riferimento per gli immigrati sbarcati in Sicilia e diretti nelle città del Nord Italia, ospitava, tra arrivi e partenze, dai 170 ai 240 migranti al giorno, costretti a vivere in condizioni al limite, a dormire in sette in una tenda o in brandine all’aperto e senza servizi igienici.

Lo sgombero è stato quindi un intervento volto a garantire “indispensabili standard di sicurezza” e “maggiore decoro, anche agli stessi immigrati”, per la Questura. Si è trattato di un’azione “vergognosa”, al contrario, per l’esponente romano di Sel, Gianluca Peciola, che ha definito così, in una nota “l'uso della forza contro i migranti e i volontari che in questi mesi con generosità hanno continuato a prestare la loro attività”. “Amareggiati ma anche fiduciosi in una conclusione dell'operazione rispettosa della dignità umana”, si sono detti invece proprio i volontari che gestivano la tendopoli, che hanno raccontato il blitz delle forze dell’ordine attraverso la pagina Facebook dell’associazione Baobab Experience. I migranti, secondo quanto scritto dai volontari, sono stati caricati sui blindati a gruppi di 30 e condotti negli uffici di via Patini per essere identificati.

A festeggiare lo sgombero della tendopoli è invece Comitato Cittadini Stazione Tiburtina. “Apprezziamo lo sgombero di questa situazione che è stata creata ad hoc dalle organizzazioni per ottenere dal Comune di Roma uno spazio in affidamento”, attacca Lorenzo Mancuso, portavoce del Comitato, riferendosi all’ex centro Ittiogenico della stazione Tiburtina, che i volontari dell’ex centro Baobab, avevano provato ad occupare lo scorso mese di aprile. “Invece di affidare i migranti alle strutture statali, li usano per farsi assegnare spazi e finanziamenti”, continua Mancuso, “e se fosse assegnato loro l’Ittiogenico, ci ritroveremo ad avere un centro con oltre 2mila migranti alla stazione Tiburtina”.

“Per questo motivo, per noi”, conclude il portavoce del Comitato, “Tronca resta il miglior sindaco di Roma, l'unico ad assicurare ordine e legalità”.

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