Sala vuol vietare il fumo in strada. Ma svuota il cielo col cucchiaino

Sala vuol vietare il fumo in strada. Ma svuota il cielo col cucchiaino

Probabilmente frequentare Grillo nuoce gravemente alla salute. Altrimenti l'ultima sortita del solitamente assennato Giuseppe Sala è inspiegabile. Perché, proprio nel giorno in cui La Repubblica rivela che i contatti tra il fondatore dei Cinque Stelle e il sindaco sarebbero sempre più stretti, Sala se ne esce con una gretinata degna delle migliori teste d'uovo dei grillini: vietato fumare all'aperto. «Entro il 2030 non permetteremo più di fumare all'aperto - ha annunciato con tono trionfalistico il primo cittadino -, e subito, o a breve, sarà vietato alle fermate dell'autobus o durante le code per i nostri servizi». A prima vista sembra il solito delirio dello stato salutista, che tratta i propri cittadini come scolaretti da educare. Salvo poi spacciargli le stesse sigarette che vorrebbe vietare. Ma questa volta è molto peggio, se possibile. Perché la motivazione è ambientale. Non bisogna fumare per non inquinare. Beh, certo, ovvio. A chiunque si faccia un giro per Milano viene subito in mente che la puzza di smog e il cielo grigio siano prodotti da quei quattro cretini che si fumano un pacchetto di sigarette al giorno (chi scrive, a scanso di equivoci, fa parte del club dei cretini). Praticamente, nell'idea di Sala, dalla mia sigaretta escono cirri e nembi carichi di polveri sottili e la mia bocca è un tubo di scappamento. Tra poco ci impediranno anche di digerire, vuoi che la digestione non inquini? Cara Greta, come avevi fatto a non pensarci anche tu? Forse ti converrebbe iniziare a frequentare Grillo. Il problema è che la crociata ambientalista è sempre più una battaglia politica e antiscientifica, nella quale chi meno sa più pontifica. Secondo i dati Ispra (l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) le voci più importanti dell'inquinamento da particolato PM 2,5 sono il riscaldamento (38%), gli allevamenti intensivi di animali (15,1%), l'industria (11,1%) e poi i veicoli (9%). Toh, le sigarette non sono nemmeno contemplate in questa triste hit parade. Non solo, da questi dati si deduce che le politiche ambientali tanto amate a sinistra sono velleitarie e di bandiera. Non servono a nulla se non a rompere le balle ai cittadini, a partire dal blocco saltuario delle auto, che sono solo la quarta fonte di inquinamento.

Se Sala vuole fare davvero l'ambientalista, allora dica ai suoi cittadini: da domani spegnete il riscaldamento, dormite col cappotto e il cappello di lana in testa, uscite con quattro maglioni e smettete di mangiare cotolette e bistecche. Pensare di risolvere un problema complesso come l'inquinamento vietando il fumo, è come pensare di svuotare il mare con un cucchiaino da caffè. Basta gretinate. Anche loro nuocciono gravemente alla salute.

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