Cronache

Sassuolo, botte a 27enne che fugge col neonato: denunciato magrebino

L'uomo, non nuovo ad episodi del genere, ha subìto una semplice denuncia a piede libero venendo allontanato nel contempo dall'abitazione familiare

Sassuolo, botte a 27enne che fugge col neonato: denunciato magrebino

Completamente ubriaco, ha picchiato la sorella che, per evitare ulteriori guai, ha preso con sè il figlio di pochi mesi ed ha abbandonato di corsa l'abitazione familiare di Sassuolo fuggendo in strada.

Il responsabile, un marocchino di 32 anni, ha continuato ad essere aggressivo nei confronti della 27enne anche dopo l'arrivo dei carabinieri.

I militari del comando di Sassuolo erano giunti sul posto grazie alle numerose chiamate ricevute durante la mattinata di giovedì, nelle quali veniva segnalata la presenza per strada di una donna scalza, in lacrime, e con un neonato stretto tra le braccia.

La vittima, raggiunta dagli uomini dell'Arma e tranquillizzata, ha spiegato quanto le era appena successo, additando come responsabile il fratello. Quest'ultimo, in preda ai fumi dell'alcol, aveva iniziato a dare in escandescenze, facendosi sempre più minaccioso fino ad aggredirla fisicamente prendendola a schiaffi.

Temendo ulteriori e ben più gravi conseguenze, visti i numerosi episodi di violenza di cui il fratello si era già reso protagonista nei suoi confronti, la 27enne aveva preso con sè il figlio ed era fuggita da casa. Fuori di sè, il facinoroso l'aveva inseguita per un breve tratto di strada, prima di far ritorno all'interno della propria abitazione.

Quando i militari lo hanno avvicinato si sono resi subito conto dell'ubriachezza e della sua forte aggressività, dato che aveva continuato ad insultare e minacciare la sorella pur se davanti agli uomini dell'Arma.

Dai racconti della donna in caserma sono emerse non solo le violenze relative allo scorso giovedì, ma numerosi altri episodi di minacce ed aggressione subìti negli anni.

Il marocchino, che ha subìto una semplice denuncia a piede libero, è stato precauzionalmente allontanato dalla casa familiare, come disposto dal magistrato che ha preso in esame il caso.

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