Cronache

"Gli sbirri ci fanno schifo". Sindaco di sinistra offende l'Arma

Nino di Guardo, ex deputato regionale del Pd, insulta l'Arma dei carabinieri durante una riunione del consiglio comunale

"Gli sbirri ci fanno schifo". Sindaco di sinistra offende l'Arma

"Gli sbirri non hanno cosa fare, se ne debbono andare gli sbirri perché ci fanno schifo". Con queste parole, urlate durante una riunione del consiglio comunale di Misterbianco, la città di cui è sindaco, l'ex deputato regionale del Partito Democratico Nino di Guardo entra nella bufera.

Parole inaccettabili, che a molti profumano anche di minaccia mafiosa. I fatti: durante la riunione, i consiglieri cominciano a discutere di alcuni prestiti che le banche avrebbero concesso al comune sull'orlo del fallimento. Durante la diatriba, il sindaco comincia ad alzare la voce e si scaglia contro il consigliere comunale Marcello Russo, un maresciallo dei carabinieri in servizio a Siracusa. "Maresciallo io lo dico per il suo bene - si sente dire il sindaco nell'audio pubblicato dal sito laspia.it - si faccia la sua strada e non faccia strade che non conosce: lo sbirro a Misterbianco non lo deve fare".

Poi si spinge anche oltre. Dalla voce di Nino di Guardo si sente dire: "Gli sbirri non hanno cosa fare, se ne debbono andare gli sbirri perché ci fanno schifo". Una definizione dei carabinieri che ha creato uno scandalo nel piccolo paese nel catanese. "Definire sbirri i carabinieri fa parte di un certo linguaggio mafioso - ha detto a Repubblica il maresciallo Marcello Russo. Così stamattina in paese sono comparsi dei manifesti che riportano le parole del sindaco e comunicano la presa di distanze dei 16 consiglieri comunali di Misterbianco "dalle denigratorie affermazioni rivolte all'Arma dei carabinieri". "Non accettiamo - si legge nel manifesto - che il sindaco Di Guardo disprezzi i carabinieri chiamandoli sbirri".

Poi, la solidarietà ai militari: "Noi invece esprimiamo solidarietà all'Arma e siamo orgogliosi di avere nella nostra città la Tenenza dei carabinieri, supporto della legalità a tutela dei cittadini del territorio".

Il sindaco Di Guardo, per due legislature iscritto al Pd al parlamento siciliano, ancora non ha presentato le sue scuse. Né al maresciallo, né ai carabinieri.

Manidesto a Misterbianco

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