Cronache

"In un bar con il coltello". La follia del nonno di Scamacca

Dopo il padre, anche il nonno di Scamacca, promettente attaccante di Serie A, si è messo nei guai

"In un bar con il coltello". La follia del nonno di Scamacca

Per il giovane Gianluca Scamacca, giovane attaccante del Sassuolo più volte convocato anche da Roberto Mancini con gli Azzurri, sembra non esserci pace. Dopo che il papà Emiliano un anno fa è entrato a Trigoria, centro sportivo dell'As Roma, armato di spranga di ferro ed è stato denunciato per danneggiamento, questa volta, tocca al nonno mettere in imbarazzo il classe '99.

Sandro Scamacca, uomo di 66 anni, avrebbe fatto irruzione in un bar di Fidene armato di coltello. Forse ubriaco o comunque alterato psicologicamente avrebbe cominciato a camminare all'interno del locale minacciando i presenti con la sua arma. Secondo quanto riporta il Messaggero, avrebbe anche minacciato di morte un cliente seduto al tavolo. Quest'ultimo che si era recato al bar solamente per consumare una birra si è ritrovato con un coltello a pochi centimetri dalla gola. L'aggressione sarebbe avvenuta in via Don Giustino Maria Russolillo. A sventare la tragedia ci avrebbero pensato gli agenti del distretto Fidene Serpentara, accorsi a sirene spiegate al caffè.

Una volta arrivati i poliziotti, avvertiti da clienti e passanti, vista la situazione avrebbo messo mano alle pistole di ordinanza pronti a qualsiasi evenienza. Soprattutto per il tenore delle segnalazioni pervenute al 112. Una volta entrati nel bar, le forze dell'ordine sarebbero state avvicinate da un dipendente terrorizzato. Vista la tensione venutasi a creare l'unica opzione che hanno avuto i poliziottis sarrebe stata quella di bloccare l'uomo e arrestarlo per portato al distretto di Fidene. Le accuse sono: detenzione di un'arma e resistenza a pubblico ufficiale.

Solo un anno fa il padre, Emiliano Scamacca, era finito sulle cronache per un'incursione armata al centro sportivo di Trigoria, dove si allena l'As Roma. Armato di spranga di ferro aveva distrutto le macchine di alcuni dirigenti giallorossi, compresa la macchina della volante di polizia intervenuta sul posto dopo la richiesta di intervento al 112. Le motivazioni sono rimaste ancora oggi ignote.

Quel giorno però il padre, che con l'attaccante di Serie A non ha rapporti da anni, aveva chiesto a gran voce un incontro con Bruno Conti.

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