Se le cose si mettono male - e si stanno mettendo male, è inutile divagare - chi è al governo comanda, chi sta all'opposizione deve collaborare e non intralciare i lavori in corso. Almeno non sui temi che riguardano la vita e la morte dei cittadini.
Anche se è la più lunga e difficile, non sarebbe questa la prima volta che il «richiamo all'unità nazionale e al senso di responsabilità», da generica e retorica enunciazione, diventa fatto politico concreto. È successo a ogni calamità o dramma nazionale, dai terremoti alle alluvioni fino alle stragi di nostri soldati impegnati sui fronti all'estero.
Chi governa comanda, dicevamo, ma se per sua debolezza è costretto a dover eventualmente contare sulla comprensione delle opposizioni, non può pensare che ciò avvenga gratis, o quantomeno non può pretenderlo se i partiti che compongono la maggioranza non sospendono a loro volta le ostilità. I disarmi unilaterali non sono mai forieri di buone notizie. I disarmi o sono bilaterali o non sono.
Da tempo l'opposizione Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia sta lanciando segnali di disponibilità a fare fronte comune nella lotta al virus nemico. Non altrettanto si può dire del Pd e dei Cinque Stelle. E non mi riferisco soltanto al merito dei provvedimenti che riguardano l'emergenza, ma più in generale a un clima politico che permane inutilmente astioso su tutti i fronti. Che senso ha faccio un esempio che il Pd a Roma invochi concordia e poi in Lombardia massacri giorno e notte il governo locale e il governatore di centrodestra accusandolo strumentalmente di ogni nefandezza? Oppure, come fa Conte a chiedere collaborazione al leader dell'opposizione Matteo Salvini mentre, lavandosene le mani, lo manda vigliaccamente a processo usando la favola giudiziaria del «sequestro di persona» invece che difendere l'operato politico, giusto o sbagliato che fosse, del suo governo che decise all'unanimità il blocco dei porti?
Gli esempi sarebbero infiniti, ma ci fermiamo qui per dire che una opposizione deve sì essere responsabile, ma non si può pretendere che sia pure fessa al punto da fare da punching-ball alle manie muscolari della maggioranza.
In tempo di chiusure da Covid, è urgente chiudere anche il ring infetto della politica, sarebbe l'unica restrizione che non creerebbe danni ma solo benefici. L'unica che farebbe scattare l'applauso di tutti i cittadini, sia di destra che di sinistra.
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