Cronache

Scontri e proteste contro i campi rom: crollo del 13%

Il record negativo a Tor Sapienza. In crisi il settore traino dell'economia della Capitale. Si salva solo il centro con un calo del 2%

Scontri e proteste contro i campi rom: crollo del 13%

Le ferite di Roma affiorano dagli scandali, dalla rabbia dei quartieri, dalle istantanee di immondizia e colonne di fumo che si alzano dai campi nomadi. Roma, città eterna e sofferente, sempre di più. Le piaghe sono alla luce del sole, si trovano in ogni numero, tabella, statistica sulla Capitale. Anche nei dossier sul mercato immobiliare, il settore traino dell'economia nella città più amata d'Italia. 

Il centro di Roma è ancora il gioiello dove si paga fino a diecimila euro al metro quadrato per comprare la casa, con punte di 10.500 nelle zone intorno a piazza Navona e alla fontana di Trevi. Qui la flessione dal 2013 è stata quasi impercettibile, del 2 per cento. Ma scelte superficiali o errori delle amministrazioni hanno segnato uno spartiacque tra periferie A e le periferie B. Tor Sapienza, il Tiburtino, Torrevecchia, Ponte Mammolo: sono le nuove banlieue, i focolai delle rivolte metropolitane. C'è una cicatrice a est della città, dove sorge il sole su Roma, costellata di occupazioni, affondate nel degrado. Le notti senza luce fanno paura e le case soffrono con i cittadini: l'andamento dei prezzi degli immobili indica un segno profondamente negativo, dai 3 ai 12 punti al di sotto della media cittadina, con crolli fino al 14% del valore delle case e fino al 15% delle locazioni. 

Tor Sapienza, un quartiere compreso tra le vie Prenestina e Collatina, poteva risultare interessante nella prospettiva di migliori collegamenti con il centro grazie alla nuova metropolitana C. Lo sviluppo farraginoso dell'infrastruttura più attesa della Capitale si è rivelato in realtà un boomerang proprio per queste periferie. Da un anno a questa parte tutta l'area è diventata meta privilegiata delle organizzazioni dedite al controllo della prostituzione. Al campo nomadi di via Salviati se n'è affiancato un altro, completamente abusivo, quattro palazzi sono stati occupati. La tensione sociale è esplosa con scontri in strada e manifestazioni. Il raffronto tra il primo semestre 2013 e il primo semestre 2014 indica che in questa zona il prezzo di acquisto delle abitazioni di seconda fascia è sceso di quasi il 6%, toccando la soglia minima di 1600 euro al metro quadro (un decimo del centro storico) e precipitano anche i prezzi dei locali commerciali. Nel vicino quartiere Alessandrino il costo delle case è sceso da un minimo dell'8% a un massimo del 10,4%. A Tor Cervara, una via che taglia il quartiere di Tor Sapienza, si toccano addirittura punte di svalutazione degli immobili del 13,9%. Ma il rilevamento che più preoccupa è quello stimato del secondo semestre del 2014, ancora non disponibile. I prezzi delle case crollano ancora almeno del 2-3%. Soprattutto il mercato in questa zona è fermo: non si vende praticamente più. 

Ancora la piaga dei campi nomadi, questa volta a Roma nord-ovest, quartiere Torrevecchia. Qui la convivenza tra l'insediamento di via Lombroso, da cui si levano quotidiani fumi di rifiuti tossici, e alcune scuole vicine è sempre più difficile. Sono in svalutazione sia le vendite che gli affitti: le quotazioni delle case di seconda fascia scendono a 2200 euro al metro quadrato. Il ribasso oscilla tra il 6,38 e il 7,69%. Gli uffici fanno registrare il meno 12,50% sul raffronto 2013-2014, addirittura la discesa dei box sfiora l'8%. Per gli affitti si arriva a pagare oltre il 14% in meno.

Tornando a est, è in grande sofferenza anche il quartiere Tiburtino, all'altezza del complesso Verderocca. Al civico 1.070 un residence è stato occupato da circa centocinquanta famiglie. Segnano una flessione del 6,67% gli affitti delle abitazioni di «prima fascia», del 7,69 quelle di seconda e del 7,14 gli uffici. Sono in ginocchio le compravendite soprattutto dei locali commerciali, fino all'8%. Seguendo il percorso della metropolitana B, ancora più a est, poco prima del capolinea di Rebibbia, si arriva a Ponte Mammolo, luogo di capanne di cartone e di ragazzine quattordicenni che si prostituiscono. Il valore delle case è sceso a 2.500 euro al metro quadrato, con una svalutazione superiore al 7%, i locali commerciali perdono fino al 10,81%. Gli affitti per le abitazioni di seconda fascia sono in caduta del 14,29%. E il 2015, secondo le analisi degli esperti del settore, non sarà l'anno della ripresa.

Non almeno a est, lungo la cicatrice dell'alba di Roma.

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